Politica

PIPPO ANSALDI: DOBBIAMO DIFENDERE, SALVARE E MIGLIORARE LA NOSTRA ZONA INDUSTRIALE

Pippo Ansaldi, ambientalista da sempre. Notoriamente esperto della problematica della zona industriale che ha seguito in diversi ruoli di responsabilità oltre che come osservatore qualificato. Oggi, con le sanzioni alla Russia, si rischia sul serio la chiusura di Lukoil e quindi del cuore pulsante della zona industriale?

Certo che si rischia sul serio. Devo dire che non c’è ancora una consapevolezza diffusa della criticità della situazione. Gli attori principali di questa vicenda, sindacati, forze politiche, istituzioni, confindustria dovrebbero interagire maggiormente con tutto il tessuto sociale per difendere questa risorsa, ancorchè discutibile per alcuni aspetti, ma che indubbiamente va salvaguardata, migliorata e resa sempre più compatibile con la tutela della salute e dell’ambiente. Sappiamo che si tratta della struttura portante della nostra economia e dei nostri redditi e con l’attività industriale fortemente indebolita non si può ipotizzare alcun futuro. Ricordiamo che il polo petrolchimico assicura da decenni la maggioranza assoluta del Prodotto Interno Lordo della nostra provincia ed alza di molto il PIL dell’intera regione. Occorrerebbe che ci fosse una piena condivisione di questo dato e un coinvolgimento generale del territorio. Bisogna avere il coraggio di lasciare alle spalle la retorica consumata degli allarmismi ingiustificati e spingersi senza pregiudizi ideologici a vedere quello che resta dell’industria sopravvissuta al fenomeno della deindustrializzazione con lo sguardo rivolto alle nuove sollecitazioni della transizione energetica.

SABATO L’INTERVISTA INTEGRALE