Politica

SIMONA PRINCIOTTA: UN SINDACO NON VOLUTO DAI SIRACUSANI CHE STA RENDENDO PEGGIORE LA CITTA’

Simona Princiotta, da protagonista della vita politica cittadina al silenzio assoluto. Cosa è successo?

Non è successo nulla. Ho svolto il mio mandato prima da assessore e poi da consigliere comunale con grande onestà e determinazione. Oggi, non ricoprendo più  alcuna carica pubblica, sono una cittadina che subisce impotente il degrado di una città che continua ad essere amministrata nel peggiore dei modi.

Siamo una città da tre anni senza Consiglio comunale, chi doveva decidere non ne ha tenuto conto e il sindaco voluto del cga ha utilizzato fondi pubblici contro il reintegro dei consiglieri

Direttore, sono abituata a dire quello che penso senza fare sconti a nessuno, compresi gli amici. Se siamo una città da anni senza consiglio comunale, e quindi senza il principale organo di controllo è di indirizzo, la responsabilità è dei consiglieri di opposizione che hanno permesso, per un chiaro errore, il venir meno  del numero legale in quella famosa seduta. Errore che ha permesso a un Sindaco NON voluto dai cittadini, e alla sua infinita squadra assessoriale, di fare della nostra meravigliosa Siracusa una delle citta con la peggiore qualità della vita d’Italia. Chiunque al suo posto si sarebbe dimesso per orgoglio e dignità. Lui no!

Il Sindaco Italia invece ha usato in modo poco “opportuno” (mi piace definirlo cosi)  fondi pubblici per impedire il ripristino del consiglio comunale. Al contrario poi ha evitato di usare soldi pubblici per COSTITUIRSI PARTE CIVILE NEI TANTI PROCESSI CHE VEDONO COME IMPUTATI DIRIGENTI, EX CONSIGLIERI COMUNALI, EX ASSESSORI E GESTORI CHE A TUTT’OGGI USUFRUISCONO DELL’AFFIDAMENTO DI APPALTI COMUNALI.

Per essere più chiari?

Si tratta di processi dei quali ho piena contezza in quanto sono stata convocata dalla stessa Procura di Siracusa come teste a favore dell’accusa. Processi che riguardano la gestione degli asili nido, dei campi sportivi, di parcheggi e strisce blu ecc. Tutti rinvii a giudizio scaturiti dalla mie denunce pubbliche, che, oltre a provare la correttezza del mio operato nel ruolo di consigliere comunale, hanno spinto la Procura della Repubblica prima ad indagare ed oggi a processare gli autori. Chiaramente il Sindaco Italia, cosi come gli insegnato il suo predecessore, non solo non ha tentato di salvaguardare le casse comunali con la costituzione di parte civile, ma non ha neanche spostato, in autotutela, i dirigenti coinvolti (proprio la settimana prossima dovrò testimoniare nel processo contro Borgione). Ma noi qui a Siracusa siamo abituati a questo ed altro senza battere ciglio.

Il sindaco del cga è da 9 anni a carico dei siracusani. Per cinque anni da vicesindaco e ora da sindaco, alla fine della giocata sarà stato in poltrona per 10 anni consecutivi, un record, e sarà costato ai cittadini all’incirca 550mila euro. E’ stato un buon investimento?

Le scarse capacità politiche di Italia erano conosciute da tutti. Da vice Sindaco inesistente è stato promosso a Sindaco inesistente. Purtroppo devo dire non per scelta dei siracusani, in quanto senza i pesantissimi brogli elettorali non credo avrebbe mai ottenuto la “promozione”. Però volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, devo ammettere che da uomo sempre elegante e con una buona dizione (peccato la sua R), nelle interviste sulle tv nazionali, alle quali gli piace tanto partecipare, fa la sua bella figura.

Oggi, a marzo del 2022, qual è a tuo giudizio lo stato di salute di Siracusa?

Siracusa è un disastro a cielo aperto. Lo sappiamo e lo vediamo tutti. Non oso fare l’elenco di ciò che non va perché l’intervista diventerebbe infinita. Però abbiamo la pista ciclabile (ovunque, tranne nella zona Pizzuta, l’unica dove la larghezza delle strade lo permetteva) e la rotonda multicolore. D’altra parte non era bastato lo spreco dei soldi pubblici per il servizio delle bici elettriche sostenuto dal Comune durante l’amministrazione Garozzo. Ma al Sindaco Italia la bicicletta piace, quindi biciclette “pi tutti”.

Un giornalista serio, preparato e colto come Gianni Bonina, ha detto che la candidatura per capitale della cultura è una diminutio per Siracusa, “la grandiosa Siracusa a contendere monetine a campanili di terra grezza”..

E’ solo un diversivo per far dimenticare ai siracusani la città disastro di cui parlavo prima. Da noi non ci sono servizi, non ci pensano nemmeno a crearli e che sono necessari, pensano solo al fumo negli occhi. Glielo spiego con un esempio: io vivo nella zona Pizzuta, ho 4 figli in età scolare e non esiste un pullman che possa accompagnarli e riprenderli a scuola. Quindi io per anni ho dovuto scegliere fra pagare un autista o licenziarmi. Le sembra una condizione normale? Da città civile e capoluogo di Provincia?  Aiutatemi a convincere Italia a trasferirsi nel mio quartiere e forse dedicherà anche alla Pizzuta un pò delle attenzioni che ha sempre e solo concentrato su Ortigia.

Simona Princiotta, parliamo di fatti e non di balle. La nostra città ripetutamente ultima per la qualità della vita. Perchè?  Nel 2022 siamo ancora con centinaia di strade al buio, con le periferie abbandonate e prive di servizi, con quasi tutte le strade scassate, con la spazzatura senza controllo, con quattro scappati di casa che non fanno nulla e parlano solo di rigenerazioni del quarzo, di festival che nessuno conosce, di eventi spesso farlocchi, come le grandi mostre accantonate precipitosamente dopo il blitz di organismi specializzati delle forze dell’ordine.   E poi improvvisamente, ad un anno della scadenza del mandato, il sindaco del cga si accorge che a Siracusa c’è un cimitero massacrato da nove anni di “come ce ne fottiamo”

Italia, a mio parere, per usare il suo stesso termine, non “se ne fotte”  solo del cimitero, ma di tutto ciò che non lo tocca in prima persona. Stia tranquillo che se fosse stato al posto di uno di quei genitori che ogni santo giorno si recano al cimitero per versare lacrime infinite sulla tomba dei loro figli morti troppo prematuramente, avremmo un cimitero da far invidia al parco dei Parioli a Roma.

Alla Borgata è stata distrutta per l’ennesima volta un simbolo dell’identità di Siracusa, pensiamo in particolare a piazza Euripide che fu sede del primo santuario della Madonnina e che oggi è diventata una piazza anonima con gigantesca colata di cemento. Altro che rigenerazione del verde

Per favore non parliamo di “cemento” in assenza del mitico assessore Granata. Già averlo in giunta, dopo i suoi trascorsi politici al quanto discutibili, che hanno più volte riempito le prime pagine anche di giornali nazionali, la dice lunga sulle scelte lungimiranti del nostro Sindaco.

Ultima domanda sulle tue intenzioni in politica. Ritorni in campo? Non lo fai perché c’è lo strapotere del Sistema Siracusa 2, quello che ha vinto ma che poi non è tanto migliore?

Direttore per il momento non è nei miei programmi ritornare a fare politica attiva.  Questa scelta non dipende certo dal Sistema Siracusa 2 (cosi come lo chiama lei). Per me il Sistema Siracusa è sempre stato uno ed uno solo, gestito da alcuni soggetti  politici,  che grazie alla compiacenza di  alcuni appartenenti agli organi giudiziari e alle forze dell’ordine, hanno agito per il soddisfacimento dei loro interessi economici e non per il benessere dei cittadini.  Sul fatto che abbiano vinto ho seri dubbi. Io so solo che tutte le mie denunce sono state ritenute attendibili sia dai vecchi Pm che hanno iniziato le indagini, sia dai nuovi Pm che addirittura hanno ritenuto di dover mandare a processo gli indagati. Quindi posso vantarmi di aver avuto il merito di  mettere la parola fine ad un sistema MOLTO DISCUTIBILE della gestione della cosa pubblica, un sistema che ha riempito le tasche per un lunghissimo arco di tempo, di coloro che hanno fatto della politica una opportunità di arricchimento. Fare politica invece significa sposare un progetto valido per la città e farlo con compagni di viaggio onesti, preparati  e degni di stima. Ad oggi gli unici nomi che si fanno per la candidatura a sindaco sono quelli di vecchie minestre riscaldate. La triste realtà è che a Siracusa i vari partiti non sono riusciti ad aggregare e a far crescere nuove leve.  Al contrario , si sono sempre adoperati affinché il potere rimanesse nelle mani dei soliti noti.  Secondo me, non esistono uomini per tutte le stagioni e Siracusa, oggi più che mai, ha bisogno di una ventata di aria nuova, di una boccata di competenza e di tanto sano entusiasmo. Tutte cose che al momento non vedo anche perché non ci sono. Per questo al momento escludo qualsiasi coinvolgimento personale nella vita politica siracusana. Poi chissà, per fortuna il futuro non è ipotecabile essendo sempre soggetto a variazioni. Chissà.