Politica

MARCO FATUZZO: TRANQUILLI, L’AVVENIRE E’ MIGLIORE DI QUALUNQUE PASSATO

Marco Fatuzzo, siamo a marzo del 2022. Sul piano generale come vedi Siracusa? Lo stato di salute? Il gruppo dirigente?

C’è una duplice percezione. Da un lato, la nostra città continua a suscitare un notevole interesse – per il suo immenso patrimonio paesaggistico, ambientale, storico, archeologico – da parte dei media nazionali (ed anche esteri), che ne divulgano una immagine grandemente attrattiva come testimoniato dai ricorrenti servizi andati in onda di recente sulle reti RAI e Mediaset. Da un altro lato non si può negare il permanere di croniche carenze sul piano dei servizi, della manutenzione delle infrastrutture urbane, e, più in generale, sul versante della qualità della vita: a questo riguardo andrebbe tenuto conto più della percezione dei cittadini residenti (che costituiscono la reale cartina di tornasole) che non della presa d’atto delle posizioni occupate nelle periodiche classifiche nazionali (che vanno sempre prese con le pinze).

Attualmente Siracusa non ha da due anni e mezzo il Consiglio comunale ed è tutto nelle mani di un uomo solo che peraltro è indagato sulla gestione dei rifiuti. La cosa più corretta sarebbe quella di ridare la scelta ai cittadini un anno prima della scadenza del mandato.

La mancanza del Consiglio comunale, per quanto anomala e dolorosa, è ormai una vicenda definitivamente chiusa, dopo i pronunciamenti dei tribunali amministrativi. Bisogna prenderne atto, e farsene una ragione. Non avrebbe senso, e sarebbe improponibile, pensare adesso a dimissioni del sindaco. La parola ai cittadini tornerà alla scadenza naturale del mandato. Altra cosa sarebbe, piuttosto, pensare a dare vita a tavoli di confronto permanenti con i cittadini sulle scelte dell’Amministrazione riguardo ad alcune tematiche fondamentali (Assemblee dei cittadini): si incentiverebbe il rapporto con i cittadini e la loro partecipazione alla vita pubblica, e sarebbe un bell’esercizio di co-governance.

Teatro comunale con un’aggiudicazione della gara ferma da due anni, il contenzioso con la Siam, il contenzioso con la Curia per la Casa del Pellegrino, insomma piove sul bagnato, praticamente non funziona nulla

Non esiste attività amministrativa che non debba fare i conti con i “contenziosi”, che peraltro vedono sempre due soggetti contrapposti, e non diamo per scontato che le responsabilità debbano in tutte le circostanze stare in capo al Comune, che potrebbe trovarsi dalla parte della ragione.

Pandemia. Siracusa è la sola città siciliana che non ha raggiunto il target di vaccinazioni previste per stare più tranquilli. Dovremmo essere allertati e non menefreghisti come invece sta succedendo in queste ultime settimane

E’ oggettivamente vero. Che ci siano ancora tante persone non vaccinate risulta dal numero quotidiano dei positivi (che negli ultimi tempi oscilla tra 500 e 1000), ponendo Siracusa fra il primo ed il secondo posto in Sicilia per tasso di contagiati. I vaccinati con tre dosi siamo in tanti, e proteggiamo anche loro oltre che noi stessi!

Emergenza Zona industriale. Rischiamo di chiudere perdendo 9mila posti di lavoro, un fatturato di 7,2 miliardi di euro, 323 milioni di stipendi

Il problema esiste ed è di una certa complessità. Per usufruire dei fondi del Pnrr da parte delle nostre industrie del Petrolchimico, sappiamo bene quale sia la difficoltà ostativa: non è possibile accedervi se queste industrie utilizzano e lavorano combustibili fossili. C’è da pensare quindi ad un nuovo modello di sviluppo, attivando un percorso di graduale riconversione energetica, che richiede tempi non brevi, anche per il carattere multinazionale di queste industrie, che si trovano a fare i conti con scelte dettate dal mercato mondiale e da equilibri geo-politici. E’ indispensabile mettere in campo, nella fase di transizione, una forte azione di concertazione tra le forze politiche, sindacali e imprenditoriali del territorio, per individuare la strategia da seguire (anche attingendo a fondi europei distinti dal Pnnr ed a finanziamenti ordinari), in modo da tutelare e mantenere il più possibile i livelli occupazionali.

Marco Fatuzzo, sembrano oggettivamente mediocri l’iniziativa e l’atteggiamento della Curia siracusana nei momenti di estrema difficoltà che attraversa la nostra comunità

Mi sembra un giudizio ingeneroso e poco oggettivo. Il nuovo Arcivescovo si è insediato da poco tempo e in piena pandemia (con tutti i limiti ed i condizionamenti che ne sono derivati). Penso sia doveroso concedergli la possibilità di mettere in atto gli obiettivi delineati nel suo primo Piano pastorale (diffuso soltanto nel novembre scorso). Il cammino del Sinodo, che è in corso anche nella nostra Diocesi, è un valido banco di prova.

Il mercato di Ortigia, qualche anno addietro in prima pagina sul New York Times, è ad un passo dalla chiusura, ogni giorno che passa è sempre più vuoto.

Le cause sono complesse. Uno dei fattori è certamente la diffusione dei centri commerciali e delle catene della grande distribuzione che di fatto hanno messo in crisi non solo i piccoli negozi di vicinato ma anche i mercati rionali, anche quelli storici come quello di Ortigia.

Il Comune sembra diventato una setta, in pochissimi sanno quello che succede, c’è poco personale, poca disponibilità verso cittadini, imprenditori, professionisti. Funzionari che non sono più quelli di una volta. Se tu fossi il sindaco che faresti?

Io mantengo, a distanza di 25 anni, un ottimo ricordo del personale del Comune, a tutti i livelli, che evidenziava impegno e professionalità davvero apprezzabili. Molti di loro sono ancora in servizio, altri sono andati in quiescenza nel corso degli anni; altri ancora, purtroppo, sono venuti a mancare (lasciando un vuoto doloroso). Non sono in grado di dire cosa si possa fare per colmare le lacune nella pianta organica. In primo luogo, se vi fosse la possibilità, con le leggi vigenti, di procedere a nuove assunzioni mediante concorso, questa strada andrebbe percorsa; e in secondo luogo andrebbero offerte opportunità di formazione/aggiornamento professionale per il personale esistente.

Ci sono poche eccellenze: padre Rosario Lo Bello, Ezechia Paolo Reale, il sindaco di Avola Luca Cannata. Va peggio coi parlamentari, spicca Stefania Prestigiacomo, poi c’è il diluvio

Concordo nel riconoscere ottime qualità alle persone che nomini. Posso assicurarti, tuttavia, che nella nostra città ne esistono anche tante altre per le quali nutro personalmente grande stima, e che andrebbero incoraggiate ad impegnarsi personalmente nell’ambito della vita pubblica.

Sei un uomo di fede. Per rincuorare i siracusani cosa puoi dire di buono per il nostro futuro?

Trarrei un pensiero da Pierre Teilhard de Chardin, che, in un momento di grande angoscia come quello attuale per il conflitto in Ucraina, può donare all’umanità un messaggio di fiducia, di speranza, di dinamismo vitale, d’invito a una coscienza più elevata delle possibilità di progresso che le si offrono ma anche delle crescenti responsabilità che ne conseguono: «Credo – scriveva Teilhard de Chardin – che l’Universo sia un’Evoluzione e che l’Evoluzione vada verso lo Spirito». E aggiungeva: «Il meglio finisce sempre per accadere, e l’avvenire è migliore di qualunque passato».