Politica

DE SIMONE: SULLA GARA DEL TEATRO COMUNALE MOLTE ZONE D’OMBRA

Damiano De Simone, cominciamo dall’avviso di garanzia notificato al sindaco del cga. La dichiarazione di Italia sembra arrivata prima dell’avviso di garanzia. Di solito l’interessato non invia lui una nota a tutti i giornali, ma dopo, su richiesta dei giornalisti, fa una breve dichiarazione. Dopo e non contemporaneamente mettendosi subito nel ruolo dell’innocente.

Premesso che, essendo un  garantista militante, per quanto attiene l’oggetto giudiziario, non intendo esprimermi, in quanto mi affido all’operato della magistratura nei confronti della quale nutro un profondo e convinto rispetto.

Altra cosa è, invece, il giudizio politico sulla condotta del Sindaco che, sulla vicenda, è attore primario in quanto il centro di Arenaura è stato reso operativo a seguito di una ordinanza che porta la sua firma. Il tentativo di scaricare tutte le responsabilità sull’apparato burocratico che ha prodotto l’atto amministrativo, è il classico tentativo dello scarica barile. Il Sindaco ha, in concreto, la totale responsabilità dell’atto in quanto firmatario, quindi avrebbe dovuto accertarsi che questo fosse conforme a quanto previsto dalla normativa vigente in materia. 

Il centro di Arenaura non è il solo argomento caldo, ci sono l’affido del teatro comunale che va avanti da quasi due anni, il contenzioso infinito con la Siam, soldi pubblici spesi per contributi..

Certo che alcune circostanze come quelle citate nella domanda che mi poni, lasciano perplessi. Il bando pubblico con cui si è affidato il teatro comunale, circa due anni fa, di cui ancor oggi non si è completato l’iter burocratico, evidenzia una questione quantomeno superficiale ed approssimativa su cui grava una forte zona d’ombra che andrebbe illuminata. Insomma trasparenza.

Hai seguito la conferenza stampa sulle undici strade da aggiustare e le altre 700 arterie importanti della città vanno lasciate come sono?

La questione non è l’intervento sulle 11 strade individuate dall’amministrazione, ma l’inerzia che questa operazione denuncia in sé. A tal proposito, la domanda che mi viene spontanea è: nei precedenti 4 anni, da Sindaco, cosa è stato fatto in materia? Poco, troppo poco. Si potrebbe dire: tanto schiamazzo per nulla, solo “pruvulazzu  nall’occhi” dei siracusani, nella migliore delle tradizioni della sua politica.

Quest’anno in autunno ci sono le regionali e l’anno prossimo in estate ci saranno le comunali, noto già da tempo fibrillazioni, anche strane?

Nulla di nuovo quando si avvicinano le elezioni, il pentolone delle ambizioni personali è in ebollizione. Bisogna lavorare, invece, ad un progetto della Città di Siracusa, e perché avvenga questo, occorre fare evaporare il superfluo per poi entrare nel merito. È necessario avere un po’ di pazienza.

Parliamo di lavoro e di occupazione visto che a Siracusa non ne parla nessuno. Licenziamenti qui e la, una volta il Comune tentava salvataggi, oggi è l’ente licenziatore

È questione di semi-libertà. Si può amministrare la Città con il piglio dell’amministratore unico (vecchia scuola) con l’idea piramidale della linea di comando, in modo freddo e distaccato e con la presunzione dell’infallibilità del capo a cui, i sottoposti, devono obbedienza e svolgono il ruolo di veri esecutori, e spesso adulatori. In questo caso non si ha come obiettivo la qualità della vita e della comunità amministrata, ma il tutto si risolve nel soddisfare l’ego del capo e dei sottoposti. Ho la sensazione che il Sindaco e la sua giunta, si muovano in questa logica, anche se qualcuno dei suoi collaboratori a volte tenta il salto di qualità per uscirne fuori. La sensibilità nei confronti della comunità dovrebbe, non solo creare le condizioni di disponibilità e promuovere iniziative economiche per favorire l’occupazione, ma bisognerebbe consolidare i posti di lavoro generati direttamente dall’ente certo, rendendoli produttivi.

Damiano De Simone, perché il sindaco del cga si ostina a restare solo al comando e combatte contro chiunque cerca di far tornare il Consiglio comunale? 

 Anche in questo caso, si tratta di sensibilità, sensibilità democratica. Mi spiego meglio: il Sindaco è, in ogni caso, eletto da una minoranza dei suoi concittadini. Una volta insediatosi, è il Sindaco di tutti, nello svolgimento istituzionale delle sue funzioni. Ma la volontà della rappresentanza popolare si concretizza nel Consiglio Comunale dove tutte le parti politiche sono presenti, secondo il consenso ricevuto dalla totalità dei cittadini che hanno validamente espresso il proprio voto. Evidentemente al Sindaco manca questa sensibilità democratica, e poi il confronto con chi magari non gli dice quanto sei bravo, bello e buono…

E’ la volontà dei cittadini???

Non si sente ancora l’odore dei candidati sindaco nel capoluogo. Non pensiamo davvero che il sindaco del cga ci ritenti, ormai è sgamato anche a sinistra. Gli resta Granata che finge di cercare rigenerazioni gattopardesche. 

Ancora è presto perché si cominci a parlare seriamente del candidato Sindaco di Siracusa, al netto del rinnovo amministrativo in qualche città della nostra provincia, e delle regionali del prossimo autunno. Troppo presto per dare ascolto al chiacchiericcio. Per quanto riguarda il Sindaco Italia, io mi auguro di cuore che si ricandidi e si sottoponga al giudizio dei siracusani. Se invece troverà rifugio altrove, è bene che qualcuno dei suoi assessori, in nome e per conto, si candidi. I siracusani hanno diritto di giudicare chi li ha amministrati.

L’anno prossimo i deputati grillini siracusani, nazionali e regionali, che tanto male hanno fatto saranno restituiti agli affetti familiari?

Anche in questo caso, il giudizio popolare giudicherà il loro operato, che è sotto gli occhi di tutti.

Ritorna Giancarlo Garozzo fra i candidati sindaco?

Francamente non so se Garozzo tornerà o meno. Certo è che l’attuale Sindaco fu sponsorizzato proprio da Garozzo, dopo essere stato il suo braccio destro per cinque anni. I siracusani questo lo sanno.

In conclusione, un motivo serio per cui dovremmo aspirare  a un rilancio dello sviluppo e quindi dell’economia di Siracusa?

Perché è semplicemente giusto che Siracusa riesca ad esprimere il proprio potenziale insito nel territorio nelle risorse che esso conserva, sia esse naturali, culturali ed umane, e perché ciò avvenga, è necessario che il prossimo Sindaco, la sua Giunta e il Consiglio Comunale siano composti da siracusani che abbiano coscienza della propria Città, e dotati di una visione produttiva del futuro economico e sociale del territori.