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IL 16 E 17 OTTOBRE CILEA E STAFFILE CI GUIDANO ALLA SCOPERTA DEI TESORI DI SANTA PANAGIA

CILEA E STAFFILE LE GUIDE ALLA SCOPERTA DEI TESORI DI SANTA PANAGIA – Grazie al Fai il 16 e 17 ottobre sarà possibile ammirare i “tesori sconosciuti di Capo santa Panagia.  Scrive, fra l’altro, Sergio Cilea: ”La contrada di Santa Panagia, Panaghia in greco è un attributo della Madonna il cui significato è Tutta Santa, secondo alcuni storici corrisponde nei limiti geografici ad uno dei cinque quartieri dell’antica Pentapoli di epoca classica chiamato Tyche, che prendeva il nome dal Tempio della Fortuna ivi costruito. Questo quartiere negli anni ’70/’80 del secolo scorso fu individuato come luogo della nuova espansione urbanistica e senza volgere lo sguardo agli importanti resti archeologici, si cominciò velocemente a edificare in assenza di un piano urbanistico. La delegazione di Siracusa, dopo circa 40 anni, aprirà i cancelli per far conoscere il misterioso e ricco tesoro archeologico salvato dal cemento dall’attento sovrintendente dell’epoca che, con un decreto di esproprio della Regione Siciliana datato 5 aprile 1984 a firma dell’assessore ai Beni Culturali Luciano Ordile, racchiuse l’area consegnandola al futuro senza un preciso progetto. 2 Insieme scopriremo le mura della città greca, in parte ancora ben conservate, fatte costruire tra il V e IV secolo avanti Cristo da Dionisio il Vecchio. Nello stesso luogo i resti di un enorme edificio, probabilmente una Stoà, un santuario rupestre scavato nella roccia e perfettamente conservato, nonché latomie di superficie disseminate ovunque, una sorgente di acqua con una bellissima scala di epoca greca scavata nella roccia, carraie e tanti altri resti che faranno emergere e meglio comprendere ai visitatori la grandezza e l’opulenza della città nel passato. È da precisare dice il Capo Delegazione del FAI Sergio Cilea che l’area in oggetto è stata solo in minima parte interessata da scavi archeologici o studi scientifici e che quindi poco si conosce del sito. Durante le Giornate FAI saranno presenti archeologi e studiosi con i quali cercheremo di interpretare il significato degli enigmatici monumenti presenti nel sito. Purtroppo da questo stesso luogo la tradizione vuole che nel 212 A.C. entrò furtivamente aiutato da alcuni traditori siracusani il condottiero romano Marcello, il quale occupò e distrusse la grandezza ma non il mito di Siracusa, descritta con tanta passione dal Console Marco Tullio Cicerone. Durante la stessa occupazione un militare uccise il matematico Archimede, e tradizione vuole che lo stesso militare domandò più volte se fosse lui lo scienziato che Marcello aveva ordinato di lasciare in vita ma Archimede, assorto nei suoi studi matematici, non rispose facendosi assassinare con rabbia dal soldato. Tutto questo racconteremo ai visitatori, iniziando un nuovo capitolo di conoscenza e amore per questa città che non finirà mai di stupirci e di stupire, svelando tesori nascosti o conosciuti solo da pochi addetti ai lavori.

 Il capo delegazione

Sergio Cilea

 Dichiarazione del Direttore del Parco Archeologico di Siracusa Carlo Staffile “Si rinnova una collaborazione con la Delegazione Fai di Siracusa, che ha già visto negli scorsi anni il successo di queste iniziative e grande riscontro da parte del pubblico. Sono lieto che grazie alle “Giornate Fai di Autunno” venga aperta al pubblico un’area ignota ai più ma di grande valenza archeologica e paesaggistica. Il sito, che rientra nel circuito delle mura Dionigiane, testimonia ancora una volta la grandezza del patrimonio archeologico della città, unita allo stupore di un paesaggio unico. È mia intenzione continuare questo percorso di collaborazione che rientra nei principi di valorizzazione del nostro patrimonio, obbligo dell’Ente che mi onoro di dirigere”.

Carlo Staffile, direttore del parco Archeologico e Paesaggistico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai