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VINCIULLO: SOLO 17 MILIONI A SIRACUSA (INVECE DI 70),  ALTRO SCIPPO DELLA REGIONE

Rep: Il Governo regionale, con delibera mai pubblicata nei modi e nei termini previsti dalle vigenti norme, ha previsto una “ricognizione interventi a valere sui fondi FSC. Anticipazioni 2021/2017”. Lo comunica Vincenzo Vinciullo, Responsabile Provinciale della Lega Sicilia in provincia di Siracusa. Nell’elenco, più di 245 pagine, per un importo di oltre 770 milioni di euro, sono previsti  progetti finanziati per un importo di circa 17.623.000 euro, quando è notorio che alla nostra provincia spettano oltre 70 milioni di euro in virtù del numero degli abitanti e, quindi, della quota pro capite. Di questi progetti finanziati, ha proseguito Vinciullo, 2, peraltro, risultano soppressi nella proposta approvata dalla Commissione Bilancio. Ancora una volta, la Lega Sicilia si distingue nella difesa della nostra provincia, in quanto oltre 10 milioni di euro di quelli previsti nello stanziamento arrivano dall’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana. In particolare, vengono finanziati: 1) Progetto integrato di restauro, fruizione e valorizzazione dell'immobile costiero Tonnara Santa Panagia – Siracusa per 6 milioni di euro; 2) Progetto di restauro e fruizione del Castello Svevo in Augusta – completamento per 4.432.272,18 euro; Nel contestare, ancora una volta, l’azione politica iniqua del Governo regionale, ha concluso Vinciullo, non posso non apprezzare l’operato dell’Assessore della Lega Sicilia che ha previsto circa il 60% delle somme stanziate per il recupero e la valorizzazione dei beni culturali della nostra provincia. La Lega Sicilia, ancora una volta, nella nostra provincia, dimostra con i fatti concreti di essere in grado di garantire e tutelare il territorio nelle proprie aspirazioni culturali e nelle proprie legittime richieste che si basano su fatti concreti, legati al numero degli abitanti ed alla quota pro capite che, come è noto, spetta alla provincia di Siracusa, in virtù di precise indicazioni normative che tendono a valorizzare tutti i territori e ad impedire distribuzioni non coerenti col numero degli abitanti, senza dimenticare, infine, che oltre il 40% del bilancio siciliano è frutto delle accise che provengono dalla provincia di Siracusa.