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ROBERTO CAFISO: DA CITTADINO NON VADO FIERO DI SIRACUSA, QUESTO E’ VERO E MI DISPIACE

Roberto Cafiso, qual è il tuo giudizio sulla gestione della pandemia a Siracusa fino a questo momento?

La gestione della pandemia è stata una delle più efficaci in Sicilia. Questo malgrado i pretesti che miravano a colpire il vertice dell’ASP per motivi diversi dall’efficienza con cui, dopo i primi momenti di defaillance analoghi in tutto il mondo, l’Asp si è mossa motivando i professionisti ed i direttori di U.O. coinvolti direttamente o indirettamente. Ficarra è stato un ottimo trainer,  tra l’altro lavorando sul tema praticamente  h.24. Chissà quanti altri direttori generali sono stati sulla chat dedicata tutto il giorno sino a notte assieme ai professionisti  per tanti mesi. Una squadra ti segue se scendi in campo e ti alleni coi tuoi giocatori. Il manager lo ha fatto. Il resto è uncinetto! 
Ho letto una vecchia esponente del Pd molto critica con l’Asp e un’altra esponente del Pd che ha invece avuto parole di elogio per la gestione Ficarra all’Asp

Il Pd non ha mai legato con questa gestione ASP e ce ne siamo accorti tutti. Ma, ripeto, le raqioni credo che risiedano nell’abitudine dei partiti ad entrare nel merito di faccende non di loro pertinenza. Questa direzione fa la direzione, ascolta ma poi decide. Ed alcune decisioni credo non abbiano trovato il favore del Pd ma non solo. Ho visto che alcuni esponenti che applaudivano l’ASP ora l’attaccano. Hanno saputo di cose fatte male ? In verità Ficarra esortaa rivolgersi all’A.G. come fa lui quando, a suo avviso, si superano i limiti della decenza. Poi dentro ogni partito ci sono molte anime e molte coscienze e ho letto pure io il pensiero di Donatella Lo Giudice. Si chiama pluralismo di idee e a me piace.

Al di la dei rispettivi ruoli, da cittadini siracusani. Siamo con un uomo solo al comando, i siracusani non sanno nulla di quello che succede e qualcosa trapela già a cose fatte. A Siracusa non c’è  precedente di una situazione del genere cioè di una assoluta mancanza di democrazia rappresentativa

Direttore parli del sindaco ? Si, non ci sono precedenti. Italia è un autarca, che poi è il ruolo che forse vorrebbero poter gestire in molti ( penso al sindaco di Messina ad esempio ). Non è democratico tutto ciò, ma non voglio pensare alla malafede dei Tribunali. Credo che un sindaco solo al comando rischia di essere criticato molto di più rispetto alla normalità del consiglio comunale. Certo poteva essere anche l’occasione per dare una svolta alla città, specie in un periodo pandemico dove tutto passa per “grande sforzo” del sindaco, ma così non mi è parso che sia stato.
Le strisce ciclabili sono un disastro a livello di sicurezza e un fallimento annunciato a livello politico

Le strisce ciclabili sono state fatte male. Le carreggiate sono state ristrette per far posto ( vedi corso Umberto e via Malta ) ai rari bus che transitano vuoti ed ai ciclisti che spesso non usano la loro corsia preferenziale. Caos di traffico, Ortigia diventata un’isola da espugnare e molti rinunciano ad andarci perchè non ci sono navette, non ci sono stalli sufficienti, non vi sono le condizioni perchè i siracusani possano transitare.

Le tue riflessioni personali sono molto apprezzate nei social. Perché fai verba generalia e non entri nel merito del crescente degrado della città dove anche tu abiti?

Per due motivi spesso non entro nel merito, come tu vorresti direttore. Primo perchè penso che la verità va detta sempre nella carità e poi perchè per forma mentis  non amo essere tassativo. Non che ognuno abbia un alibi. Chi ricopre un ruolo pubblico si assume la responsabilità dei suoi atti o dei silenzi. Ma perchè trovo Francesco Italia non adeguato al ruolo per  motivi anche temperamentali e questo mi porta a non esagerare nel giudizio. Ma da cittadino non vado fiero di Siracusa, questo è vero e mi dispiace.

Roberto Cafiso, un giovane assessore del cga ha tagliato alberi con 30/40 anni di vita come se si trattasse di erbacce. Lo ha fatto anche in piazza Adda per costruire un’aiuola da 13° mondo e in piazza Euripide cancellando due siti cari ad intere generazioni di siracusani. Tutto senza discutere con nessuno, solo forse col suo dux

Sono rimasto perplesso per queste operazioni che tuttavia è bene valutare ad aiuole completate. Molti amici che vengono da altre parti d’Italia in un coro unico dicono tutti due cose: che è assurdo che la città non abbia un lungomare esteso  ( la Marina rattoppata poi…) e che non esista verde in un luogo tanto soleggiato in estate. Su Piazza Adda ed Euripide aspetto il prodotto finito. Ma le critiche dei forestieri restano.
Fra un anno le Regionali e fra due le Comunali. Dobbiamo cacciarli tutti?

Credo che il rinnovamento sia un viatico da esercitare lasciando in gioco solo i meritevoli. A Palermo il cambiamento dovrà riguardare molti esponenti di cui la gente non conosce manco il nome. In città non credo che il sindaco vorrà ricandidarsi. Forse pure lui vorrà un po’ di pace e di vita personale e non pubblica.

In città molti esercizi pubblici restano chiusi. Non ci sono le risorse o ci sono molti redditi di cittadinanza?

Sui redditi di cittadinanza penso che se sono serviti ad alcuni senza prospettive, hanno scoraggiato molti a non cercare un lavoro che non amano a prescindere. Siracusa, mi risulta, ha fruito del reddito di cittadinanza, ma alcuni dei beneficiari sono noti per essere stati sempre degli scansafatica seriali. Per cui mi pare che in linea di massima il progetto ha presentato qualche luce e molte ombre.

Sarai fra quelli che andranno a prendere l’aperitivo al bar astronave davanti al Maniace?

Non andando in Ortigia spesso e non amando gli aperitivi mi perderò l’astronave di Castello Maniace e credo che non sarà una gran perdita. Ma è doveroso dire che anche quella forzatura farà serenamente a meno di me.

In partenza gli spettacoli classici mentre nell’area del teatro greco crescono costruzioni abusive..

Stiamo cercando una normalità che tentiamo con il ripristino di ciò che c’era anche se noi non saremo più ciò che eravamo. La pandemia non è finita. Il Teatro Greco prova a normalizzare alcuni ritmi di vita persi. Mentre non si perde l’abitudine all’abusivismo ed all’illecito, approfittando della tendenza monotematica degli ultimi 16-18 mesi. Non ci andrei leggero con costoro. Già soffro ad andare a Fontane Bianche, spettro di un abusivismo che ha stancato persino chi lo ha prodotto. Se il metodo deve coinvolgere anche l’area archeologica ci dovremo vergognare di invitare i turisti qui. Il rilancio passa anche dall’etica sociale di una città.