A CASSIBILE IN 900 FIRMANO LA PETIZIONE: SIRACUSA IL VILLAGGIO PER EXTRACOMUNITARI LO FACCIA ALTROVE!
Scrive il referente Paolo Romano: Trasmettiamo la petizione popolare dei cittadini di Cassibile, inviata ai soggetti in indirizzo, con gentile preghiera di darne ampia divulgazione. La nostra non è una protesta fine a se stessa o contro le persone anzi è a favore di queste ultime e tende a salvaguardare la dignità di chi viene a lavorare nei nostri territori ma anche dei residenti, Non è pensabile dopo venti anni continuare a commettere gli stessi errori del passato a danno dei cittadini. Chiediamo pertanto di essere ascoltati prima che si compiano azioni e spreco di denaro . Abbiamo delle proposte da fare e che possono mettere tutti d’accordo. Ecco il testo della petizione:
I sottoscritti cittadini residenti e abitanti a Cassibile Fontane Bianche Provincia di Siracusa
Premesso
L’immigrazione è un fenomeno che ha caratterizzato la formazione dei popoli, influenzandone spesso la politica sociale ed economica. Da sempre si sono verificate immigrazioni, avvolte anche di massa, e ancora oggi ne assistiamo al mondo.
L’ ltalia, è ben noto, è tra i paesi europei piú interessati dal fenomeno dell’immigrazione. Guerre, mancanza di lavoro, il sogno di trovare miglior benessere sono tra i motivi che spingono i popoli ad emigrare.
Negli ultimî anni il nostro territorio Comunale è stato fortemente influenzato dal fenomeno extracomunitari in particolare il territorio di Cassibile Fontane B ianche è stato soggetto ad un flusso migratorio non corrispondente né alle esigenze di richiesta di lavoro, né tanto meno alla prospettiva di un benessere. Non solo, il flusso è stato ed è talmente elevato che il tessuto sociale del territorio nè ha subito conseguenze disastrose creando disservizi, problematiche igieniche – sanitarie, malumore nella cittadinanza, e non pochi problemi di ordine pubblico con gravi ricadute ineluttabilmente anche sull’economia locale.
Considerato
Che in questi anni sulla gestione e sulle politiche di integrazione sul nostro territorio, si è sbagliato tutto. In poche parole oltre al danno subito in questi lunghi anni adesso subiamo anche la beffa; un danno ed una beffa che mortificano un territorio ed una popolazione già fortemente penalizzati da altri fattori socio politiche. Che le aziende agricole del territorio non richiedono, se non per poche unità, manodopera extracomunitaria, e pertanto non si giustifica come mai ancora una volta si cerchi di richiamare a Cassibile Fontane Bianche il flusso migratorio senza puntare invece su una politica di integrazione che coinvolga il comprensorio dci Comuni della Provincia, le associazioni e quindi gli imprenditori datoriali, dove di fatto la richiesta di manodopera è piú esigente e richiesta. Nel corso della stagione della raccolta i dintorni di Cassibile Fontane Bianche si trasformano in baraccopoli, un degrado che un paese civile non può tollerare e la presenza dello Stato viene rimpiazzata da iniziative isolate che in questi anni hanno dimostrato come il fenomeno sia stato per lungo tempo sottovalutato e mal gestito. Tutto ciò ha provocato e provoca nella cittadinanza comprensibili malcontenti, considerato anche il notevole numero di arrivi in un territorio giä fortemente penalizzato da altri gravi problemi di ordine pubblico e sicurezza, con gravi ricadute ineluttabilmente anche sull’economia locale ed oggi le preoccupazioni sono più acuite dalla paura per il CORONAVIRUS. Infatti nella baraccopoli regna l’illegalità diffusa e non sono eseguiti controlli igienici sanitari delle persone che la popolano i quali arrivano da ogni dove.
Visto
Che il paese di Cassibile Fontane Bianche ospita già una vasta comunità di extracomunitari, (1500 cittadini) stanziatosi nel proprio territorio;
Che la popolazione di Cassibile Fontane Bianche oggi è di circa 7300 abitanti.
Che il paese è privo di una amministrazione locale che possa adoperarsi alla gestione di un fenomeno così imponente.
Che negli anni passati già diverse iniziative di protesta sono state attuate dei cittadini residenti.
Che il luogo scelto per l’istituendo villaggio per extracomunitari ricade dentro il centro abitato e precisamente in Via Dei Timi;
Che il luogo scelto per il villaggio interessa una zona del paese già fortemente penalizzata per mancanza dei servizi essenziali e dove i residenti già vivono in condizioni disagiate;
Che il luogo scelto per il villaggio è un’area dove è allocato l’ex depuratore di Cassibile che seppur fuori servizio rappresenta ancora oggi il punto di arrivo dei liquami della cittadina;
Che il luogo scelto per il villaggio presenta numerosi rischi per le persone in quanto sono presenti delle vasche di raccolta delle acque reflue molto pericolose;
Che il luogo scelto per il villaggio non è idoneo in quanto l’arrivo dei liquami rappresenta un problema igienico sanitario per le persone ivi allocate;
Che il luogo scelto per il villaggio è un’area a forte valenza archeologica per la presenza di tombe rupestri;
Che il luogo scelto per il villaggio fu destinato dal Consiglio Municipale quale area per un centro di raccolta differenziato;
Che costruendo un villaggio per lavoratori extracomunitari nel centro abitato di Cassibile Fontane Bianche, favorirebbe inevitabilmente l’incremento della presenza di extracomunitari richiamando sul territorio un numero sempre maggiore di persone; Ricordiamo che Cassibile Fontane Bianche già ospitano, regolarmente integrati, una vasta comunità di extracomunitari( oltre mille persone );
Che già nel passato sono state adottate soluzioni simili senza nessun risultato apprezzabile anzi peggiorando la situazione; infatti oltre al villaggio si manifestava anche la presenza di baraccopoli nel territorio con la conseguenza di avere doppie presenze;
Che il Consiglio Municipale con delibera n_14 del 28/03/2014 ha espressamente vietato l’istituzione di villaggi e/o campi per lavoratori extracomunitari stagionali nel perimetro urbano di Cassibile Fontane Bianche.
Chiedono:
- Di aprire un tavolo di confronto con le istituzioni locali per individuare soluzioni alternative per risolvere il grave problema- art. 60, 61 e 62 dello Statuto Comunale del Comune di Siracusa;
- Di non allestire tendopoli e/o villaggi nel territorio di Cassibile Fontane Bianche;
- Evitare disservizi alla cittadinanza locale;
- Evitare fenomeni speculativi già ampiamente diffusi;
- Di non creare ghetti di cui non ne sentiamo sinceramente bisogno.
- Evitare il fenomeno dell’immigrazione clandestina.
- Evitare di penalizzare il territorio sia economicamente e sia dal punto di vista dell’immagine.
- Porre rimedio a tutto ciò se vogliamo scongiurare gravi episodi di intolleranza che in questi anni si sono sfiorati e solo grazie alla gande civiltà e tolleranza della gente di Cassibile Fontane Bianche si è evitato il peggio.
- Di smantellare ogni baraccopoli abusiva che potrebbe sorgere nei dintorni e nella campagne di Cassibile Fontane Bianche.
PROPOSTE
- Istituire eventuali centri e/o villaggi per extracomunitari lavoratori stagionali fuori e lontani dal centro abitato di Cassibile Fontane Bianche;
- Coinvolgere nella gestione della problematica i sindaci dei comuni limitrofi e viciniori in quanto interessati direttamente dal fenomeno nonchè le associazioni datoriali;
- Istituire eventuali centri e/o villaggi per extracomunitari lavoratori stagionale suddivisi nel territorio provinciale tra lato nord, centro e sud in modo da non concentrare il flusso solo in una zona, visto che i lavoratori di fatto lavorano nei campi fuori Cassibile Fontane Bianche
Disponibili al dialogo, resta inteso che se non ci saranno riscontri sulle richieste su esposte, passeremo a forme di protesta alternative.
Cassibile, li 05/01/2021
seguono allegate n. 18 schede, numerate da 1 a 18, di raccolta contenenti 50 firme ciascuna dei Cittadini che sottoscrivono Il presente documento.
Referente e primo firmatario:
Romano Paolo
Via Delle ginestre 68- 96100 Cassibile(SR)