Politica

CARMEN PERRICONE: L’IMMIGRAZIONE E’ UN BUSINESS CHE NON CONOSCE SOSTA O BATTUTE D’ARRESTO

Carmen Perricone, quello che viviamo non è il momento migliore della storia di Siracusa..

Coprifuoco, lockdown per zona, con la Sicilia in “area arancione”, nuove chiusure e “cronache di morte annunciata” per moltissime imprese, commercianti ed artigiani, crollo dei prezzi legato all’eccesso di offerta sul mercato, nuovi sacrifici imposti agli italiani, terrorismo, perdita della sicurezza, reale e percepita, cancellazione dei confini nazionali, sostanziale default della politica in tutti i campi ed a tutti i livelli, dal locale al regionale, al nazionale. Per contro: un susseguirsi di proteste di piazza, spontanee e non di facciata (come le recenti di “sardiniana” e “prodiana” memoria), spesso incredibilmente degenerate ed ancora: malessere, povertà diffusa, depressione e disoccupazione. Di fronte al nuovo crescere dei contagi, come farà la Sanità italiana, aggravata da mesi e mesi di pandemia Covid, di morti e di terrorismo mediatico? E la scuola! In che mani è stato messo il futuro dei nostri figli? Non va di certo meglio nello scacchiere internazionale, con una crescente incertezza su possibili nuovi scenari ed equilibri, specialmente dopo le contestatissime elezioni in Usa e per la presenza, praticamente in tutto il mondo, di Deep State e della Deep Church. Quale sarà la sorte dell’Italia, politicamente e militarmente legata agli Stati Uniti, economicamente e strategicamente alla Corona inglese, tra i Paesi fondatori dell’UE e, come se tutto ciò non bastasse, da tempo avviata sulla via della seta, con tutti i gioghi ed i legacci che questa scelta non mancherà di rappresentare? Se questa non è l’Apocalisse, ci siamo vicini e di molto. Per chi li possiede, restano gli affetti e la fede, quest’ultima ormai tristemente relegata a “fatto individuale”, con il progressivo sgretolarsi della comunità e la quasi certa ri-chiusura delle chiese.

Il Covid a Siracusa. Quali sono le tue sensazioni? Cosa va e cosa non va?

La gestione del Covid a Siracusa è balzata ai disonori della cronaca nazionale con un servizio che ne ha messo in luce tutti i limiti. Spero che da allora la situazione sia migliorata.  Conosco dei medici siracusani bravissimi e competenti, che vanno però messi nelle condizioni di poter lavorare bene, senza rischiare in prima persona ed evitando il contagio di interi staff di reparto, come pare sia accaduto. A mio avviso, ma non sono un medico, dovremmo batterci per il nuovo ospedale. Tutta la Sanità siracusana va ripensata.

Quanto ti ha stupito e continua a stupirti un uomo di destra come Granata con un sindaco comunque di sinistra?

Preferivo il Granata di destra. Piaccia o meno, Fabio Granata è un politico competente, possiede tutte le qualità per poter dare un contributo importante alla città. Ignoro quali siano le vicende umane ed il percorso di vita che lo abbiano portato in questa Giunta. Se lo conoscessi meglio, cosa che non è, mi permetterei di dirgli di rassegnare giuste dimissioni, prendendo distanza da una politica infelice come quella che attualmente siede al Vermexio, in attesa di tempi migliori.

Sui clandestini che continuano ad arrivare a migliaia con si presume centinaia e centinaia di positivi, che idea ti sei fatta?

L’immigrazione è un business che non conosce sosta o battute di arresto. E’ riuscito a frenarlo per qualche mese l’ex Ministro degli Interni Matteo Salvini, pagandone il fio, non l’ha invece arrestato l’emergenza Covid o questa politica attuale, priva di polso e pressoché mediocre. Un flusso crescente di persone di varia etnia, ma per lo più nordafricani, si riversa ogni giorno, a centinaia e da più di un ventennio, nel nostro Paese. Per gli studi fatti, sono portata a pensare che tutto questo abbia un risvolto economico importante. Non mancheranno altre conseguenze, sul piano politico, come l’azzeramento dei confini italiani, e sul piano culturale, sociologico ed antropologico, con un cambiamento demografico, numerico e di tipo qualitativo. Non ultimo, c’è un problema di sicurezza: aggiungendo nuova povertà alla povertà già crescente, altra disoccupazione alla disoccupazione interna, la bomba sociale è servita.

Carmen Perricone, veniamo a Siracusa. Come hai fatto coi figli a scuola? Gli asili nido? Gli altri servizi?

La scuola è il settore che mi preoccupa di più. Manca una sapiente regia, un coordinamento efficace. La Azzolina ha ampiamente delegato ai Dirigenti scolastici decisioni e responsabilità, ha pesanti colpe in termini di allocazione quanto meno opinabile delle risorse, come per l’acquisto a prezzo di strozzino di banchi rotanti, in larga parte ancora neppure pervenuti alle scuole. I solitari e tristi banchetti hanno un piano d’appoggio che può contenere forse un tablet, per rendere l’idea di quanto questa politica sia lontana dalla reale vita scolastica. E non solo: obbligo di mascherine per tutta la durata delle lezioni, anche in presenza di distanziamento. Parliamo di n. 6 ore per 5 giorni la settimana, si direbbe un ottimo sistema per produrre nuove malattie (eritemi, emicranie, cervicali, problemi respiratori, ..) e non per combatterle. In ogni scuola, poi, è stata creata l’AULA COVID, spesso ad uso promiscuo e non idoneo, come parcheggio temporaneo di un bambino che esca prima, in attesa dei genitori. Uso spasmodico di gel e disinfettanti, di spray e salviette: già questo da solo rappresenta uno dei sintomi cardine del disturbo ossessivo – compulsivo. “Il futuro è in mano agli psicologi”, come dice il Dott. Elino Attardi. E, secondo me,  ha ragione. Era il 1959, in piena Guerra Fredda, quando negli USA si puntò tutto nella riforma del sistema scolastico, nell’obiettivo di coltivare quei “cervelli”, in grado di portare gli Stati Uniti all’eccellenza in tutti i campi. L’Accademia Americana delle Scienze organizzò la conferenza di Woods Hole, nel Massachussetts, con esperti da tutto il mondo, tra cui matematici, biologi, psicologi, pedagogisti, … e chiamando a dirigere i lavori nientemeno Jerome Bruner. Questo fa una società ed una politica che guarda al futuro. Tutto il resto: fuffa, pose, chiacchiere e Fabian policy (alias: rimandare).

Che notizie ti sono arrivate della giunta comunale? Ma chi sono, chi conosci?

Prima della Giunta, trovo assurdo che a Siracusa non si abbia il Consiglio Comunale, Organo della rappresentanza politica. Io, come Sindaco, mi dimetterei all’istante. Della Giunta, oltre al già citato Granata, a parte Pierpaolo Coppa, già presente con il Sindaco precedente, non mi pare di conoscere nessuno. Eppure mi interesso di politica, mi scuso ma non vedo nomi o personalità carismatiche e mi chiedo se questo sia un caso.

I deputati siracusani di governo sembrano inghiottiti dalle nebbie

Sui deputati siracusani, e mi pare che dovrei conoscerne qualcuno abbastanza da vicino, posso affermare solo che paiono dormienti, forse una qualche forma di letargo colpisce anche l’homo politicus dopo aver vinto le elezioni, si assopiscono direttamente sulla poltrona, come angioletti. Ad onor del vero, qualcuno ogni tanto ha una qualche mal interpretata forma di sussulto e si agita scompostamente sui social, contro qualche personaggio del grande pubblico, dietro qualche causa improbabile da cui sembrano dipendere le sorti dell’umanità. I maligni dicono che è solo ricerca di popolarità, io francamente non mi spiego quest’atteggiamento.

Passa poco, il tempo di un paio di post e qualche intervista – pilotata – e di nuovo piombano nell’acquiescenza placida, con “tanta stanchezza sulle spalle”, “come una cosa posata in un angolo e dimenticata”, scrisse Ungaretti in una notissima poesia.

Speriamo che il nuovo Arcivescovo non sia come il suo predecessore e finisca di fare “accordi di gestione” dei beni culturali coi dem

Congratulazioni a Sua Eccellenza il nuovo Vescovo di Siracusa, per il gravosissimo ed importantissimo compito che lo aspetta: quello della salvezza delle anime di noi cittadini di Siracusa. Un compito in salita, che richiede coraggio e determinazione, di fronte ad una Chiesa, la cattolica, sempre più secolarizzata, del mondo e non nel mondo. Parte preponderante del clero ha abbandonato la pastorale, alcuni finanche la fede. Nel momento di maggiore sconforto a causa di una pandemia mondiale, si chiudono le chiese, relegando la religione ad un mero fatto individuale, impedendo il sacramento della Santa Eucarestia. Da cattolica e da cittadina siracusana, ogni incoraggiamento e fiducia nel nuovo Vescovo e nel Suo operato, che porti luce e serenità per tutti noi.