TEMPI DI CORONA VIRUS / RESTANDO A CASA HO RISCOPERTO IL DISEGNO
Rep: Alleviare la malinconia, riempire le
nostre giornate con l’arte e le proprie passioni, spaziare con la mente quando
i confini sono stretti. Non è forse questo ciò che ci ha insegnato Leopardi col
suo capolavoro, l’Infinito? Riuscire a superare le percezioni oggettive e i
limiti fisici (che si tratti di una siepe o di un appartamento) per scoprire
un’immensità che può essere a portata di mano, se riusciamo ad ascoltare.
Un momento surreale che sto vivendo che non somiglia a niente, è un pezzo della
mia vita che vivo con gli occhi chiusi e l’animo in attesa di qualcuno che mi
dica è tutto finito. E quel mondo che si sta allontanando, che non tornerà più
ad esserci, che non piaceva a nessuno, del quale tutti si lamentavano, eppure
temo che di quel mondo proveremo una crescente nostalgia. Ognuno con le sue
abitudini con i suoi tempi e con le sue pause. L’uomo si adatta a tutto, ed
ecco che dopo parecchie settimane di paralisi emozionale e fisica, anch’io sto
cercando di riadattarmi a questi strani momenti di semilibertà, il disegno
tralasciato da decenni ora come un vero amico mi affianca nelle prime ore
mattutine, la ginnastica o la palestra in casa
da solo, mi rattristisce ma anch’essa mi accompagna per il resto del
tempo… e la musica (il pianoforte) vecchia amica che da tanti anni mi viene in
soccorso nei momenti allegri o tristi, non chiedendomi mai perché l’abbia
tralasciata. E allora mi chiedo perché
in questo tempo sospeso fra il reale e l’irreale, come in assenza di gravità, i
Mass-media e soprattutto la Rai, non approfitti di questa tregua sabbatica di
settimane, di mesi, per sconvolgere totalmente i suoi palinsesti dando al paese
e anche al buon Battaglia, l’opportunità di crescere culturalmente. Perché non
ci accompagni con nuovi palinsesti programmando finalmente i grandi film, gli
sceneggiati d’autore come: Odissea, Pinocchio, I Promessi Sposi, Il Conte di
Montecristo, Il mulino del Po’, I fratelli Karamazov, Madame Bovary.. i grandi
concerti di musica classica, di jazz, di pop, i documentari sulla vita e dei
nostri pittori, dei grandi scultori, la lettura dei testi dei grandi scrittori
letti ed interpretati dai nostri attori più geniali, la prosa, la poesia, la
danza, insomma perché non diamo la possibilità a milioni di utenti di scoprire
che c’è altro, al di là dello sterile sproloquio dei salotti frequentati da vip
o dai soliti tuttologi e opinionisti
mercenari.
Concludo pensando che l’incertezza di questo tempo è l’habitat naturale della vita umana, ma sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine composita della nostra serenità. È per questo che una serenità autentica, adeguata e totale sta solo in noi ritrovarla in qualsiasi momento della nostra vita, insieme c’è la faremo…
Presidente dell’Accademia delle Prefi
Salvatore Battaglia