MINACCE E INSULTI AL SINDACO, LA SOLIDARIETA’ DELLE ASSOCIAZIONI
Rep: A mezzo stampa noi esponenti delle associazioni del terzo settore siracusano, apprendiamo del pesante e violento attacco al sindaco di Siracusa Francesco Italia, condito di insulti e minacce che rasentano l’istigazione alla violenza. Lo sgomento cresce dalla diffusione di simili video, quello citato pare sia l’ennesimo circolato privatamente via WhatsApp e poi rimosso al seguito di denuncia e accertamenti da parte delle forze dell’ordine che, secondo quanto riportato dalla stampa, dovrebbero vagliarne le ragioni. Per esperienza sappiamo che cercare le motivazioni di azioni e parole violente porta inequivocabilmente alla giustificazione delle stesse. Un video pieno di insulti e minacce di ritorsione, intriso di violenza omofoba nei confronti del presunto orientamento sessuale di un amministratore non può e non deve essere tollerato né giustificato. Allo stesso tempo urge sottolineare che le azioni di aiuto e supporto alle famiglie bisognose della città non solo sono presenti quotidianamente sul territorio ad opera delle istituzioni e delle associazioni di volontariato del terzo settore ma anche che tali azioni di supporto, assicurate da sempre e non solo durante la crisi da Covid 19, alla parte più debole della cittadinanza non possono e non devono scaturire da minacce e atteggiamenti di natura mafiosa. Pur nella libertà di critica che cittadini e cittadine devono poter rivolgere nei confronti dell’operato di ciascun amministratore, crediamo infatti fermamente che questo tipo di atteggiamenti non rientrino in tale esercizio della democrazia e per questo verranno da noi sempre condannati e denunciati nelle sedi opportune. Senza alcun dubbio quello che stiamo vivendo è un periodo di forte impatto dal punto di vista sociale, economico e ad ogni livello, per questo motivo riteniamo che ci debba vedere uniti in un’idea di comunità pronta a fare quadrato in aiuto gli uni per gli altri, senza polemiche né recriminazioni perché nessuno sia lasciato solo! Con questo documento il mondo del volontariato aretuseo esprime quindi massima solidarietà al sindaco Francesco Italia e insieme a lui a tutta la comunità lgbt+ di Siracusa, la cui unica colpa, secondo il soggetto del video è di essere gay, lesbiche, bisessuali o transessuali, e quindi meritevoli di essere stuprati da un sistema di pensiero patriarcale e vergognosamente maschilista. Rimandiamo altresì al mittente le tardive scuse successivamente diffuse dallo stesso soggetto, confidando nel lavoro della Magistratura affinché questo episodio non resti impunito e serva da monito per prevenire che atti di simile violenza si ripetano in futuro.
Aderiscono: A Bedda Sicilia Siracusa, Amnesty International, Angolo Siracusa, Arci Siracusa, Arcigay Siracusa, Arciragazzi Siracusa 2.0, Astrea in memoria di Stefano Biondo, Auser, Avo Siracusa, C.I.A.O., C.A.D. Sociale di Siracusa, Centro Antiviolenza Ipazia, Centro Phrónesis, Chiesa Evangelica Battista di Siracusa, COBAS scuola Siracusa, Collettivo Femminismi e Libertà, Gruppo Mamme a Siracusa, La Bacchetta Magica, Le Officine, Libera – presidio di Siracusa “Mario Francese”, Lo Scrigno di Aretusa, Natura Sicula, Ninphea, Pro Cassibile, Rete Degli Studenti, Rete Empowerment Attiva, Rifiuti Zero, Stonewall GLBT Siracusa, Unione Degli Studenti, Wonder S@mmy, Zuimama Arciragazzi.