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SCIPPO AREA MARINA PROTETTA 1 / DELIBERA NULLA, MA IL SINDACO SUB JUDICE NE FA FARE UN’ALTRA..

No, il sindaco sub judice non pensa proprio al Corona virus, il suo chiodo fisso è scippare a Siracusa un pezzo dell’Amp. Così visto che l’avvocato Salerno aveva ragione e la delibera del Commissario Di Gaudio era praticamente nulla ecco subito il tentativo maldestro di metterci una pezza. Un’altra furbata che tuttavia serve a poco, come spiega appunto lo stesso avvocato Salerno. Ecco il testo della sua nota:

“Area Marina Protetta del Plemmirio, ovvero Siracusa, città di furbi eroi capovolti. Ovvero anche “quando la pezza è peggio dello sbreco”.
Sulla “urgente” modifica dello Statuto del Consorzio, qualcuno di voi forse ricorderà i miei recenti post del 19 febbraio (https://www.facebook.com/salvo.salerno.3/posts/3798267980184185) e del 22 febbraio, quest’ultimo corredato di dettagliato articolo di quotidiano (https://www.facebook.com/salvo.salerno.3/posts/3806755409335442)
Tra le varie osservazioni (ed erano piuttosto numerose), la prima che esplicitai fu che la Delibera del 10 febbraio del Commissario straordinario comunale fosse illegittima se non addirittura nulla, perchè adottata in carenza della preventiva deliberazione del cda del Consorzio a modificare lo Statuto.
Ebbene, pare che, con buona pace delle solite chiacchiere di retorico finto buonismo del sindaco, i miei rilievi fossero fondati, perchè, quindici giorni DOPO la Delibera commissariale contestata, il consiglio d’amministrazione del Consorzio, cosa fa? Adotta la famosa deliberazione che avrebbe dovuto adottare PRIMA. E lo fa proprio citando la procedura dell’art. 18 dello Statuto consortile, che avevo invocato.
Questi fin qui, sono i fatti, al tempo del .. colera.
Ora passiamo alle conclusioni.
1) Questa delibera del 25 febbraio del cda del Consorzio Plemmirio ammette confessoriamente l’illegittimità perpetrata dalla burocrazia comunale che indusse in errore il Commissario Straordinario, facendogli deliberare ciò che NON avrebbe potuto deliberare;
2) Conseguentemente la Delibera 10 febbraio del Commissario Straordinario si conferma essere illegittima, se non nulla e comunque priva di effetti;
3) Questa delibera del 25 febbraio del cda del Consorzio Plemmirio, ovviamente dichiarata “immediatamente esecutiva”, punta a metterci una pezza e probabilmente ad ottenere una nuova Deliberazione del Commissario Straordinario;
4) Tuttavia, come dice quel proverbio, “la gatta frettolosa fece i gattini ciechi” e ancora una volta abbiamo un errore. E cioè che questa delibera del 25 febbraio del cda del Consorzio Plemmirio, nonostante proclami di approvare “le proposte di modifica dello Statuto qui allegate”, in realtà non allega alcuna proposta, quindi nulla che sia leggibile, esaminabile, verificabile, contestabile.
5) Restano peraltro ferme ed insuperate tutte le altre mie contestazioni, per le quali rinvio ai post citati.
Mi domando solo amaramente come mai l’amica presidente Patrizia Maiorca si faccia così mal consigliare e mal supportare. Fossi in lei chiederei al Ministero di cancellare questo consiglio d’amministrazione”.