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LA DENUNCIA DI FERDINANDO MESSINA: SIRACUSA A LIVELLO SANITARIO E’ LA REPUBBLICA DELLE BANANE. DA DUE SETTIMANE CERCO DI FARE IL TAMPONE, OGGI SONO ANDATO AL PRE-TRIAGE E..

Rep: Questa mattina mi sono recato volontariamente, avendo atteso per più di due settimane la chiamata dell’ASP, presso il pre-triage dell’ospedale Umberto I di Siracusa per chiedere di essere sottoposto all’esame del tampone per accertare l’eventuale positività al virus COVID-19; Ciò anche alla luce dei numerosi casi di contagio al virus COVID-19, noti anche a mezzo stampa, che hanno coinvolto i dipendenti della Soprintendenza e del Parco Archeologico di Siracusa, con i quali ho condiviso fino a fine febbraio le mie giornate lavorative. Concluso l’esame, la gentile e professionale infermiera lasciata sola nella postazione pre-triage a fronteggiare l’utenza ed a effettuare l’esame mi fornisce, su mia richiesta, le informazioni utili per l’acquisizione dell’esito dell’esame del tampone effettuato: – riceverà una telefonata entro cinque giorni da oggi dalla struttura ASP di Siracusa attraverso la quale sarà informato se positivo al virus COVID-19; potrebbe non ricevere nessuna telefonata qualora l’esame risultasse negativo. – il suo tampone sarà esaminato da laboratori della provincia di Messina. Orbene, è possibile che un soggetto sottoposto ad esame debba ricevere riscontro solo se l’esito risulta positivo? E’ come se effettuata una radiografia l’esito viene comunicato solo se riscontrata la frattura. È possibile ancora che a distanza di un mese dalla dichiarazione di pandemia nessun laboratorio delle strutture pubbliche di Siracusa esegua l’esame dei tamponi, obbligando i siracusani ad attendere il risultato per più di cinque giorni? Concludo ringraziando i poveri operatori sanitari, messi in trincea allo sbaraglio, ad eseguire disposizioni gerarchiche superiori probabilmente non condivise nemmeno da loro.

Siracusa, 26 marzo

Ferdinando Messina