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ITALIA INSINUA SULLA PRESTIGIACOMO, MA LA SVENDITA DELL’AMP RESTA CON UN 33% ALLA STAZIONE DI NAPOLI

Francesco Italia come ci era stato preannunciato interviene oggi  sullo svendita di un pezzo del Consorzio Plemmirio e lo fa, anche questo ci era stato preannunciato, puntando sulla credibilità della stazione zoologica di Napoli. Solo che la credibilità, caro sindaco sub judice, non è il punto. Il punto è invece come questa stazione arriva ad avere un 33 per cento nella governance dell’Amp dove invece, prima di questa pazzia, era previsto un 50 per cento a testa per Comune e Libero Consorzio di Siracusa. Il sindaco provvisorio  forse  dimentica che il Tar ha annullato la sua proclamazione e che si trova ancora nel palazzo per due sospensive del Cga che tuttavia l’8 aprile prossimo si concludono. Il sindaco provvisorio, dicevamo, non ha prudenza alcuna, eppure dopo il Tar e la doppia sospensiva avrebbe dovuto procedere coi piedi di piombo, invece un venerdì viene portato nella sede degli uffici del Consiglio comunale, oggi sciolto, la delibera per il colpo di mano sull’Amp. Nemmeno il tempo e il tutto viene approvato dal commissario. Non è tutto. Per rendere tutto operativo, in tre vanno a Roma per consegnare il tutto al ministero dell’Ambiente. Beh, diremmo che hanno ragione tutti quelli che hanno lanciato l’allarme, la procedura è segreta, forse i siracusani non debbono sapere. E’ troppo rapida, superveloce, come se.. In ogni caso le ragioni di Italia non reggono. Tipo il Libero Consorzio è in difficoltà economiche, una balla visto che le difficoltà ci sono da anni e l’Amp non ha bisogno di alcun sostentamento dal Consorzio. Evitiamo di riportare le battute sull’onorevole Stefania Prestigiacomo che con l’arma dell’insinuazione viene accusata non si sa bene di cosa, infatti Italia non dice, ma allude. La peggio politica insomma.

Il fatto è chiaro. Italia cede alla stazione napoletana il 33 per cento del Consorzio Plemmirio.  Svende un bene siracusano per pochi spiccioli e lo fa senza parlarne con nessuno, approfittando della mancanza del consiglio comunale, senza la prudenza che dovrebbe avere come sindaco sospeso PER I BROGLI ELETTORALI RICONOSCIUTI UFFICIALMENTE DALLA SENTENZA TAR. C’è poi la procedura seguita per il colpo di mano che secondo l’avvocato Salvo Salerno è carente e quindi nulla. Dopo il bar abusivo al castello Maniace, la mostra Ciclopica con le opere false, oggi c’è la svendita del Consorzio Plemmirio. Italia dice che nella stazione napoletana non ha parenti, ma che all’Amp ci sono diversi candidati nelle liste che lo hanno sostenuto è un  indizio che magari capiremo meglio quando tutto l’inghippo sarà più chiaro.