IL COMUNE PENSI ALLE SCUOLE E AGLI ASILI NIDO CHIUSI DA UN ANNO
Rep: “Dieci istituti scolastici, cinque comprensivi e cinque superiori, sono coinvolti in un progetto educativo di prevenzione contro il consumo e lo spaccio di droghe curato dalla Polizia municipale. Nei giorni scorsi si è tenuto il primo incontro all’Istituto tecnico economico e turistico “Alessandro Rizza”. Il progetto, perfezionato dal sindaco, Francesco Italia, e dal comandante del Corpo, Enzo Miccoli, si sviluppa attraverso incontri periodici con gli studenti da parte di quattro agenti: Antonella Guarino, Salvatore Raspanti, Stefano Di Mauro e Alessandro Spitale. L’ambito è quello delle politiche per la sicurezza urbana promosse dal ministero dell’Interno e che stanno contribuendo alla diffusione della cultura della legalità tra i giovani”.
Questa è la notizia che presuppone impegno del Comune, del sindaco, del comando dei vigili urbani ecce ecc Potrebbe essere un progetto e una iniziativa positiva se non si trattasse d’altro. Il Comune ha altri compiti istituzionali primari e l’informativa agli studenti nelle scuole su droga, alcol, bullismo ecc la fanno già anche bene polizia di stato e carabinieri.
Non sappiamo invece la competenza in materia dei vigili urbani e come il sindaco perfeziona progetti di questo tipo. In ogni caso il punto è un altro. IL COMUNE DEVE PENSARE A TENERE IN SICUREZZA LE SCUOLE, DEVE PENSARE A TENERE APERTI TUTTO L’ANNO GLI ASILI NIDO (a Siracusa chiusi dall’estate 2019). Si deve occupare di mettere in sicurezza le strade che portano nei vari istituti scolastici, negli asili nido comunali, insomma deve fare tutto quello che a Siracusa non fa e poi, adempiuti gli obblighi istituzionali primari, può anche pensare progetti su cui ha discutibili competenze. Possibilmente senza fare danni.