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RINVIATO A GIUDIZIO UN MEDICO PER UNA LITE AI SEGGI ELETTORALI

Rep: Il Tribunale di Siracusa giorno 23 gennaio, ha rinviato a giudizio un medico di Noto, ed ex consigliere comunale S.V., la moglie C.D.R.,  ed il figlio, F.V., resisi protagonisti di una aggressione davanti ad uno dei seggi elettorali di Noto. I tre dovranno comparire dinnanzi al Giudice il 22 maggio, p.v., e rispondere dei reati di cui sono imputati, secondo gli articoli 110 e 612 del Codice Penale. 
“Schifosi. Dovete morire! Voi e le vostre famiglie”, questa una delle tante frasi che sono state proferite alle due donne, di cui una in stato di gravidanza, presenti al seggio come rappresentanti di lista, che subito dopo i fatti hanno sporto denuncia presso il locale commissariato di PS.Ricordiamo brevemente i fatti. Domenica 26 maggio 2019 si sono tenute le Elezioni Europee e le due rappresentanti di lista, S.B. e M.P., si trovavano legittimamente nella sede dei rispettivi seggi, quando recatesi all’esterno, in presenza di numerosi testimoni, assistevano loro malgrado, ad una discussione tra un noto medico netino,  ex consigliere comunale del Pd , ed una signora in procinto di esprimere il proprio libero voto. Alla risposta sincera della donna, si scatenava in una reazione violenta che lo induceva a profferire gravi epiteti. Nel tentativo di far cessare l’attività denigratoria e di impedire che il silenzio elettorale venisse violato, le due militanti di venivano aggredite, anche dalla moglie e dal figlio di S.V. con frasi e slogan in perfetto stile anni sessanta, per poi passare persino alle minacce di morte. Le militanti, per evitare che la lite potesse degenerare in ulteriore violenza, si sono allontanate, non reagendo dinnanzi al vile tentativo di aggressione fisica compiuta a danni di S.B., peraltro in stato di gravidanza. 
Le testimonianze verbali dei presenti e la documentazione video acquisita hanno indotto il giudice a ritenere meritoria di giudizio la denuncia sporta dalle due donne e per le quali i tre ora dovranno rispondere dei reati loro contestati.