Politica

L’ALBERO DI NATALE DI FICHI D’INDIA, L’UOMO INFURIATO E I BASTARDONI

Un albero di Natale di fichi d’india è davvero siciliano, ci rappresenta. Qualcuno vedendolo può anche a pensarlo come una soluzione bellicosa nei confronti di persone che non sono di suo gradimento, ma al di la delle battute è comunque una bella idea. Il normale ciclo biologico del fico d’ India è caratterizzato dalla produzione e raccolta dei frutti nei mesi di agosto e settembre. Le caratteristiche qualitative dei frutti estivi tuttavia per l’elevato numero di semi e la scarsa succulenza non sono eccelse. Per questo motivo con la tecnica della scozzolatura, operazione che consiste nell’asportare manualmente i primi fiori formati nel periodo “maggio-giugno”, si stimola una nuova fioritura più tardiva che consente di raccogliere i frutti detti bastardoni a ottobre-dicembre, i quali sono di qualità decisamente superiore, con polpa più succulenta, pezzatura più grande e minor numero di semi nella polpa. A tal riguardo racconta la leggenda che un uomo infuriato per un amore finito , una notte recise tutti i fiori del ficodindieto, unica fonte di reddito della sua amata, ma questi come d’incanto rifiorirono e da allora i frutti migliori si gustano in inverno.  Insomma, evviva i bastardoni d’inverno.

Antonio Saracino