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ENRICO CARUSO: HO CHIESTO A BABBO NATALE DUE/TREMILA SCHEDE GIA’ VOTATE

Straordinario! Babbo Natale è arrivato a Siracusa ed è già pronta la Befana per il 6 Gennaio 2020, anche se i regali sono stati promessi per il 15 quando il CGA  di Palermo farà sapere se pioverà o ci sarà bel tempo durante il corso dell’anno che verrà.  I siracusani siamo felici e contenti che Babbo Natale abbia scelto la nostra terra per farci sapere che oltre ai regali che già abbiamo ricevuto in dono negli ultimi 6-7 anni, altri ci aspettano sotto l’albero di Piazza Duomo che quest’anno, alla faccia degli invidiosi, è forse il più alto e illuminato che mai abbiamo avuto. Se pensiamo che da mesi si era aspettata la sentenza del TAR di Catania per sapere se a Siracusa le elezioni si fanno come la tombola a Natale, cioè a sorpresa e senza guardare in faccia  nessuno, sentita la sentenza, si è creduto, da perfetti babbioni dico io, che bastava rimettere i giannetti con i numeri nel sacchetto e si poteva ricominciare un’altra partita perché la prima era stata evidentemente truccata. Nonostante già qualche mese prima si erano fatte le prove per vedere cosa sarebbe successo dopo l’annuale attesa della sentenza del TAR di Catania, si era visto anche che, con le dimissioni del Consiglio Comunale a Siracusa è possibile governare la città, e qualcuno lanciò pure l’idea che si poteva provare a fare dimettere Sindaco e Giunta, tanto un Commissario o un Angelo Celeste con pieni poteri poteva sempre arrivare e nessuno avrebbe avuto niente da dire. Il Sindaco non ha voluto fare questa seconda prova e da buon cristiano si è rimesso nelle mani del Signore e anche in quelle del TAR per non sbagliare e si è proiettato nell’attesa dell’arrivo di Babbo Natale. Ma che si lasciava la città in mano agli stranieri? Con grande spirito di sacrificio Egli, con coraggio e sprezzo del pericolo, ha offerto il petto al plotone di esecuzione dei siracusani malpensanti che avrebbero voluto non fargli mangiare il panettone a Natale. No! Lui no! Deciso e caparbio sta dimostrando in questi giorni che come esiste Babbo Natale, altrettanto può esistere il Sindaco di Siracusa. Per rasserenare gli animi dei più esasperati dall’attesa, una volta acquisita la sospensiva dal CGA, ha pensato bene di dare una mano d’aiuto a Babbo Natale è ha convocato i Dirigenti Comunali, regalandogli barba, cappello e vestito rosso è li ha invitati ad anticipare le feste dando corso a tutte le Determine già pronte facendo si che i pochi soldi ancora in cassa, fossero elargiti ai siracusani bisognosi e trepidanti, con tanto di bigliettino di auguri di Buone Feste . E’ stato subito approntato il programma delle feste che prevede una serie d’inaugurazioni di rotonde, tagli di nastro, presenze a battesimi, matrimoni e funerali. Un ricco programma per l’interesse della Città, si è sentito dire in qualche conferenza stampa e qualche giornalista, in un raptus di visioni mistiche e ritorno di fede, si è spinto anche oltre proponendo che nel caso non si dovessero fare più elezioni a Siracusa, un ritorno alla Monarchia sarebbe auspicabile o in alternativa, dall’alto dei cieli giunga un Sindaco Santo. Si dice che Italia stia facendo le prove ad indossare un aureola dorata e luminescente che per caso si trovava già nel cassetto della scrivania. Tra gli intellettuali siracusani è in corso una lotta all’ultimo sangue tra i sostenitori di “un Sindaco per Sempre” e chi sostiene “Datecene uno, come sia, sia”. I primi sostengono la tesi che a Siracusa va tutto bene e Babbo Natale, esiste. I secondi, prima di partire per le vacanze invernali a Saint Moritz, ritengono che basta non si tocchi Ortigia e i panorami visibili dalle terrazze delle case, va bene tutto tipo “Cicciu u babbu ra via Arsenale”. Visto l’annunciato arrivo, ho scritto anch’io la letterina a Babbo Natale e tra le mille cose che gli ho chiesto, in primis salute e soldi, ho messo in evidenza che se mi da due o tremila schede elettorali già votate mi impegnerò, alle prossime elezioni se mai ci saranno, di creare un corpo di ballo (da scheda ballerina) che andrà a votare lealmente, in condivisione, spudoratamente, nascostamente, zoccolamente.

Enrico Caruso