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LE MORTI PER TUMORI NEL PETROLCHIMICO / I VERDI APPLAUDONO PIPPO GIANNI E CONTESTANO ANSELMO MADEDDU

Rep: Questo territorio ha la necessità che si faccia chiarezza, che alla confusione esistente sui temi ambientali non si aggiunga altra confusione per meri scopi politici, di parte ed economici. In ballo c’è la qualità della vita dei cittadini della provincia di Siracusa, c’è la responsabilità di assicurare la salute e il benessere di tutti.

Purtroppo ciò che si è visto e si è sentito l’altro giorno, durante la presentazione del rapporto di sostenibilità del polo industriale di Siracusa relativo all’anno 2018 non è andato in questa direzione.

Ma andiamo con ordine. L’ing. Corso, durante la presentazione del rapporto, ha messo in dubbio che a generare i miasmi olfattivi avvertiti dalla popolazione fossero le aziende del petrolchimico imputando l’origine delle sostanze odorigene a inesistenti discariche e depositi costieri che dovrebbero trovarsi nella zona nord, nelle vicinanze del petrolchimico, che dovrebbero rilasciare odori tipici di biogas. L’ing. Corso “dimentica” che l’odore di biogas è molto diverso da quello che avvertiamo noi nella zona, dimentica che le centraline ambientali della zona rilevano sostanze che non possono essere imputate ad una discarica ma che sono frutto dei processi produttivi del petrolchimico. Non sarebbe il caso di continuare a verificare se nel petrolchimico è tutto a posto anziché puntare il dito altrove?

Per le emissioni diffuse, l’ing. Corso parla nel rapporto di coperture di vasche con liquidi, di sistemi di recupero e di doppie tenute e cappucci sui serbatoi. Questi accorgimenti sono stati applicate a tutte le vasche, sono state applicate, come prevede la BAT41, anche per i serbatoi che contengono liquidi non abbastanza volatili, altobollenti, con uno sfiato che non deve essere in aria ma di tipo blow down?

Nel rapporto di sostenibilità si evidenzia la diminuzione delle emissioni di CO2, SOx e NOx  tralasciando invece di riportare le variazioni che si sono avuti per quanto riguarda gli idrocarburi non metanici (NHMC) e il solfuro di idrogeno (H2S) e derivati. Basta confrontare i rapporti della qualità dell’aria degli ultimi anni, e non è difficile comprendere come le medie giornaliere massime per gli NMHC e l’H2S siano sempre state molto alte (superiori rispettivamente ai valori di 200 ug/m3  e di 7 ug/m3) in tutte le centraline ARPA e Libero Consorzio compresa la centralina Acquedotto che dovrebbe essere il “bianco” della zona. E’ vero che questi inquinanti non sono normati in quanto l’articolo 21 della legge 155/2010, solo per una questione tecnica aveva abrogato i limiti imposti dal DPCM dell’83 ma questo non significa che erano stati abrogati gli inquinanti, che risultano presenti sempre in abbondanza come i dati di tutte le centraline mostrano. Rimane ancora aperta la questione dei valori alti di Arsenico (e di Cadmio) riscontrati in questi anni e su cui si stanno facendo ulteriori verifiche.

Per le emissioni convogliate, si chiede ad ARPA chi analizza i dati dei monitoraggi in continuo delle emissioni dei camini e delle torce, questi valori sono tutti nei limiti, i controlli di Ispra e Arpa sono fatti tutti e che risultati danno i controlli periodici, “a sorpresa” dei camini e delle torce?

Il presidente della Regione Musumeci, presente all’incontro, ha dichiarato la possibilità di ridiscutere il Piano della qualità dell’aria, indipendentemente dalla decisione del TAR del 28 novembre, e di fatto non tenendo conto del notevole lavoro fatto da ARPA Sicilia, dalle prese di posizioni di alcuni sindaci siracusani e di fatto autorizzando ad un allungamento dei tempi di implementazione a questo piano.  Inoltre, le sue dichiarazioni nei confronti delle soprintendenze è sembrata eccessiva e fuori luogo.

Pippo Gianni, medico, sindaco di Priolo e persona autorevole del territorio,  durante il suo intervento, ha detto testualmente, riferendosi ai malati di cancro che spostano in ospedali del Nord “ …perché vorremo morire qui anziché andare a morire in Toscana perché questi morti non ci sono nel report dei tumori che facciamo perché muoiono fuori”, dichiarando  che il report del Registro dei Tumori non tiene conto dei siracusani ammalati e morti fuori Sicilia, dichiarazione in netto contrasto con quanto affermato da sempre da Anselmo Madeddu, direttore del registro dei tumori e presidente dell’Ordine dei medici. In questo caso è quindi necessario fare chiarezza, Gianni o Anselmo dovrebbero smentire se stessi o smentirsi reciprocamente.

Le parole hanno un senso è una provincia dove queste parole sono usate per fini politici, elettorali, economici ed altro devono essere sempre usati con cautela.

Salvo La Delfa

Responsabile comune di Siracusa Federazione Verdi