LIMOLI COME DELL’ARTE SI DIMETTE PRIMA DELLA SFIDUCIA
Gianni Limoli ripete a Floridia quello che fece anni fa Enzo Dell’Arte a Siracusa e cioè si dimette da sindaco prima che sia il consiglio comunale a deciderlo con una mozione di sfiducia. Niente “saziu” per avversari ed ex alleati. Limoli lascia con amarezza e con uno sfogo con termini abbastanza duri nei confronti di chi fino a ieri è stato suo compagna di cordata in questa avventura amministrativa che si conclude dopo appena due anni. L’alleanza Limoli-Burgio insomma non aveva la forza necessaria per durare per l’intera consiliatura, lo dicono i fatti. Burgio già dimissionario l’anno scorso dalla carica di vice sindaco, dopo una fase di transizione ha poi deciso che non si poteva andare avanti, le decisioni di Limoli erano sempre più discrezionali e spesso solitarie. Da qui la rottura di un accordo che probabilmente era solo elettorale, giusto per evitare che Scalorino restasse ancora sindaco di Floridia. Oggi Limoli e Burgio sono politicamente sconfitti. Perde sopratutto Floridia, sempre vicina al default e con un commissario ad acta che stringerà ancora più la cinghia per traghettare la città verso nuove elezioni.