SORBELLO E SBONA: VOGLIAMO LA RINASCITA DI MELILLI
OGGI SU I FATTI:
Pippo Sorbello è un novello Robin Hood che ha deciso di tornare a Melilli per combattere contro il cattivo sceriffo di Nottingham e Salvo Sbona è un nobile cavaliere che ha deciso di partecipare all’impresa. L’obiettivo è la rinascita di Melilli, oggi prigioniera degli scemi del villaggio.
Pippo Sorbello sta facendo il deputato regionale con grande autorevolezza, ricevendo apprezzamenti nel capoluogo e in vari comuni della Provincia. Non per le chiacchiere ovviamente, ma per la concretezza nell’affrontare e risolvere i problemi. Sorbello ha tuttavia nel cuore sempre e solo Melilli, la sua Melilli, che oggi non vive un buon momento. “Non solo per motivi legati alla crisi – dice Sorbello – ma anche per deficienza politica, per l’incapacità di affrontare i problemi, insomma incapacità e incompetenza vanno a braccetto con la voglia di vendetta del perfido sceriffo che vuole cedere parte del futuro di Melilli a politici/sceriffi di altre zone”.
Una situazione quindi che ha bisogno di interventi decisi e radicali, da qui la scelta di Sorbello di tornare ad occuparsi in prima persona della sua città. “Melilli – dice Sorbello – non può sembrare un cavallo scosso al palio di Siena. Un cavallo privo di fantino che va, corre e sbatte dove capita. Qualche volta anche a Priolo”.
Fuori di metafora per l’onorevole Sorbello non c’è altra strada che l’impegno diretto, scelta condivisa dall’avvocato Salvo Sbona, figlio d’arte, che ha deciso anche lui di mettersi in gioco personalmente e di farlo insieme a Pippo Sorbello. “Cinque anni fa – afferma Sbona – Pippo Cannata venne eletto sindaco sotto l’egida di Pippo Sorbello. Era una scelta. Oggi c’è al suo posto Peppe Carta che vuole candidarsi sindaco sotto l’egida di Antonello Rizza, sindaco di Priolo. Roba dell’altro mondo, cioè un priolese che decide le scelte di Melilli e sostiene un candidato che evidentemente vede bene, apprezza e si fa forte di questa intromissione esterna che fra l’altro può significare anche un potenziale voto di scambio perpetuo fra le parti. Direi che mai Melilli è caduta così in basso”.
“L’ho scritto in uno dei miei facsimile elettorale – interviene Pippo Sorbello – Melilli deve tornare ad essere una città forte e per arrivare a questo obiettivo deve essere possibile progettare un futuro, creare nuove opportunità occupazionali, muoversi con intelligenza, senza mai fare prevalere gli obiettivi personali su quelli della nostra comunità. Questo sarà il nostro impegno prioritario, chiaro, trasparente: ridare speranza e lavoro, progettare iniziative al passo con le nuove tecnologie, aprire il nostro comune ad istanze informatiche avanzate, tramite protocolli d’intesa con realtà che già da tempo si muovono in questo settore, che è anch’esso il nostro futuro”.
“Oggi – afferma Salvo Sbona – possiamo decidere di voltare pagina rigettando le influenze negative di chi pensa solo al suo potere, agli intrighi, agli intrallazzi. Basta iella per i melillesi, abbiamo già fatto il pieno. Chi vende il nostro territorio, le nostre contrade e il nostro futuro, deve essere cacciato via dagli elettori. Ormai non è per nulla difficile scegliere una classe dirigente competente in grado di far ripartire la città di Melilli, tirarla fuori dalla palude maleodorante in cui gli scemi del villaggio di turno l’hanno affondata. E poi contano anche i titoli di studio ottenuti con anni di sacrificio, niente dilettanti analfabeti allo sbaraglio, per Melilli deve lavorare chi ha la giuste competenze, le capacità necessarie per rilanciarla”.
“Chi mi conosce lo sa bene – conclude Pippo Sorbello – il mio ritorno al futuro con Melilli è un atto d’amore. La mia città mi ha dato tanto e mi ha fatto diventare un buon amministratore così come tanto mi hanno dato i melillesi, tutti i melillesi. Oggi non posso vedere questo degrado e questo declino. Torno in campo e farò tutto quello che posso e anche di più per il bene di Melilli.