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VINCIULLO-CASTAGNINO-BASILE-ALOTA: SUGLI ASILI NIDO IL COMUNE FA DI TUTTO PER FARSI BOCCIARE IL BANDO

Rep: Errare è umano, perseverare è diabolico. Lo sanno tutti, tranne gli amministratori della città di Siracusa che sugli asili nido continuano a commettere errori, uno dopo l’altro.  Lo dichiara Vincenzo Vinciullo insieme ai Consiglieri Comunali Salvatore Castagnino, Fabio Alota e Mauro Basile.
Anche quest’anno, ritarda il servizio che è già partito in quasi tutte le città d’Italia. Se va bene, partirà il prossimo anno, ma quello che colpisce è la frivolezza e la saccenza con le quali viene affrontato un problema così importante per centinaia di famiglie siracusane.
Il primo dato: i posti saranno quasi il 25% in meno rispetto allo scorso anno, si passa, infatti, da 376 posti dello scorso anno a 288 posti di quest’anno.
Le somme previste per le necessità e i diritti dei bambini sono del tutto insufficienti e non si capisce, quindi, come dovrebbe essere garantito il servizio.
Nessun confronto è stato previsto prima del bando con le categorie interessate, anzi, le interlocuzioni già avviate sono state improvvisamente ed inspiegabilmente interrotte.
Anche quest’anno, hanno proseguito Vinciullo, Castagnino, Alota e Basile, come in quello appena trascorso, troppo pressapochismo nella predisposizione del bando, come se fosse volontà dell’Amministrazione Comunale farsi bocciare dal TAR anche il bando appena pubblicato, come tutti quelli fatti fino ad oggi.
Invitiamo, quindi, hanno concluso Vinciullo, Castagnino, Alota e Basile, l’Amministrazione Comunale a ritirare il bando, ad intraprendere una corretta interlocuzione con le parti interessate, in modo particolare le famiglie, e poi, conclusa l’interlocuzione, ripubblicare il bando dopo aver ascoltato i genitori, il personale e le categorie riguardanti lo stesso bando, in quanto è preferibile perdere ora qualche settimana che mesi interi dietro ricorsi e contenziosi, a meno che l’Amministrazione Comunale non voglia proprio questo: l’inizio di un odioso contenzioso per non fare partire il servizio.