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SALVATORE SEQUENZIA: LA TASSA SUI LOCULI E’ UN ATTO ORRENDAMENTE INIQUO E IRRISPETTOSO NEI CONFRONTI DEI DEFUNTI

Professore Salvatore Sequenzia, Siracusa è un disastro, senza lavoro, senza strade, con l’aria inquinata, sepolto dalla spazzatura e dal nullismo dilagante. Cosa pensa chi amministra? A mettere una tassa illegale sui loculi già di proprietà.

Siracusa soffre di un male antico. Illustri studiosi – da Santuccio ad Adorno – hanno indagato e spiegato le scaturigini di questo male, che si situa, storicamente, nel ruolo  di “città demaniale” che Siracusa ha rivestito nel passato.  Svincolata dal controllo dell’autorità feudale e dalla giurisdizione vescovile, la città ha alimentato una classe impiegatizia e burocratica al servizio del Re corrotta, proterva, servile, indolente, che ha vissuto beandosi alle spalle  delle gloriose maestranze marinare e artigianali dissanguandole e portandole alla stremo. I vizi e le perverse attitudini di quell’antico ceto di burocrati e di impiegati sopravvive oggi nella facies sociale della città archimedea. Che cosa rimane delle prestigiose attività commerciali e imprenditoriali di un tempo? Nulla o quasi.  La città langue, deturpata da una immondizia vera, reale, e da una morale (la vicenda Sistema Siracusa, le inchieste su certi politici e burocrati di rango e la massoneria, etc.) le poche occasioni di sviluppo sono costituite dai beni culturali, gestiti con molta approssimazione. E poi c’è Ortigia, l’isola delle quaglie sacra ad Artemide divenuta la Suburra della Sicilia Orientale.
Cosa penso di chi amministra?  Penso che potrebbero dare molto se, invece di presenziare, tornassero a studiare. La tassa sui loculi, se non fosse che si tratta di un atto orrendamente iniquo e irrispettoso  nei confronti dei defunti, penserei che sia una geniale e surreale escogitazione letteraria  di Pirandello o di Gogol.