Politica

IL SINDACO CONVOCA UNA CONFERENZA STAMPA E NON INVITA I FATTI SIRACUSA

A Siracusa c’è un deficit evidente di democrazia per quanto riguarda la comunicazione. Molti operatori, anche quelli che dovrebbero avere un preciso compito istituzionale, sono in qualche modo schierati col capo o con gli amici del capo. Va da se che giocoforza non fanno per intero il loro dovere, sono sempre più o meno condizionati dai rapporti con chi pro tempore comanda il vapore, insomma producono una informazione paludata, quella che un tempo veniva definita informazione governativa. In ogni caso non è una novità. Come tanti politici ritengono opportuno salire sulla diligenza che prima avevano osteggiato, anche alcuni che si occupano di informazione fanno lo stesso. Nella vita è questione di scelte e chi può dire poi quali sono quelle giuste e quelle sbagliate? Detto questo riteniamo sbagliato, antidemocratico e provocatorio  che il sindaco che attualmente  amministra la città, il vice sindaco, il capo di gabinetto, abbiano convocato stamattina una conferenza stampa sui presunti brogli elettorali di giugno 2018 invitando solo gli operatori graditi. Ovviamente I Fatti Siracusa, critici nei loro confronti e che hanno il torto di scrivere quello che veramente succede ogni giorno in città, non sono stati invitati. Cioè Italgarozzo fa quel che vuole, stabilisce i buoni e i cattivi in base alle sue personali simpatie e convenienze politiche. Un atteggiamento che tende a isolare-penalizzare-provocare i giornali che non gli sono vicini. Lo fa da sempre nell’elargizione delle pubblicità, oggi va oltre e lancia una nuova conferenza stampa, quella con operatori della comunicazione buoni e operatori dell’informazione cattivi. Tutto a suo insindacabile giudizio. Per quanto ci riguarda è un’emergenza democratica e la denunciamo pubblicamente come avrebbe dovuto fare, una volta informata, l’associazione siracusana della stampa. E’ questo in ogni caso il vero volto di chi nei convegni parla e disserta sull’importanza della stampa libera e poi nei fatti detesta ogni tipo di opinione, principalmente quando non è la sua.