Politica

EZECHIA PAOLO REALE E L’INTERVISTA CHOC SUI BROGLI ELETTORALI: VOGLIONO AMMAZZARE LA DEMOCRAZIA

Rimango sgomento alla lettura dell’intervista rilasciata dal presidente di Lealtà e Condivisione su un noto quotidiano regionale.

Avendo partecipato come componente dell’Ufficio Centrale alle operazioni elettorali sino al 2013, ammette candidamente, che per un difetto della legge o per carenza di poteri dell’Ufficio Centrale, a Siracusa, non si sono mai svolte elezioni nelle quali i risultati siano stati conformi al vero voto degli elettori del quale i componenti dei seggi hanno fatto sempre carne da macello, senza che mai nessuno abbia sollevato rilievi. E lo ammette con la tranquillità di chi sa che “così fan tutti”, non mostrando alcuno stupore, non dico indignazione, sul fatto che possano essere proclamati risultati elettorali non coerenti con il voto degli elettori. Io ho pensato, sino ad oggi, di vivere in una democrazia rappresentativa nella quale ogni voto di ciascun elettore ha lo stesso peso e lo stesso valore. Ho scoperto ieri, attraverso il ricorso al TAR e le successive operazioni di verifica svoltesi in Prefettura e mi viene confermato oggi dalla lettura di questa intervista, che così non è.  E, forse, così non è mai stato, solo che oggi il problema è venuto alla ribalta a causa di un ricorso al TAR e dell’ordinanza, che ha consentito di avere accesso diretto alle schede elettorali delle numerose sezioni nelle quali i verbali mostravano incongruenze talmente incredibili che io stesso stento oggi a credere che siano state poi confermate come effettive.

Allora mi chiedo, al di là del singolo caso, questo fenomeno del “così fan tutti” nella proclamazione di risultati non corrispondenti al voto degli elettori è limitato alla città di Siracusa o è un fenomeno regionale o nazionale?  E’ limitato alle elezioni comunali o è esteso alle elezioni regionali, nazionali ed europee?

Ho paura, leggendo quell’intervista, di non aver mai vissuto in democrazia e, quel che è peggio, che molti ritengono burocraticamente “normale” che le cose siano andate così e continuino ad andare così.

Il silenzio delle forze politiche, locali, regionali e nazionali, su questo aspetto, che a me pare di enorme gravità, ieri poteva forse essere prudenza. Oggi è complicità.

Ezechia Paolo Reale