Politica

MARIKA CIRONE DI MARCO: LA PREFETTURA NEL TRITACARNE MEDIATICO NON GIOVA A NESSUNO

In merito alla vicenda dell’Ordinanza Prefettizia di divieto di assembramento davanti al posto di lavoro e al suo intreccio con la linea di comando russo/ italica emersa durante il dibattimento al TAR sul ricorso della Cgil , in attesa che su questa sentenza si esprima il Cga, va detto che il caso siracusano assume caratteristiche nazionali non solo perché nega diritti costituzionali dei lavoratori e provoca un rialzo delle tensioni in un momento assai delicato della zona industriale ma perché questa lacerazione delle relazioni istituzionali tra forze rappresentative del mondo del lavoro e uffici prefettizi fa saltare l’unico tavolo di mediazione e confronto rimasto in provincia a cui per anni, anche con un eccesso di ricorso, le più importanti questioni sono state riportate. Oggi, accade che , abbandonando una lunga e costante storia di ascolto e di reciprocita’, proprio da quella sede vengono segnali in controtendenza duri fino al punto di cancellare il tavolo concertativo creato sugli appalti e , alla luce delle evidenze epistolari tra Russia e Ministero degli Interni, fino al punto di finire essa stessa , sede prefettizia, nel tritacarne mediatico con gravi ripercussioni sulla fiducia dei cittadini. La pesantezza dei fatti impone che sia fatta chiarezza presto e bene, altresì bisogna con buona volontà ripristinare luoghi di relazione capaci di interpretare e guidare verso soluzioni accessibili le fasi più acute di vari contenziosi aperti in zona industriale. Non e’ utile a nessuno fare salire la temperatura sociale. Alle rappresentanze istituzionali il compito di affrontare questa nuova difficoltà con saldezza di principi.

Marika Cirone Di Marco