Politica

ENRICO CARUSO: ANCHE PER IL SIRACUSA CALCIO ABBIAMO BISOGNO DI IMPRENDITORI FORESTIERI

Non ce ne va bene neanche una! Adesso per guidare il Nuovo Siracusa Calcio, sta per arrivare un “imprenditore” da Verbania, tale Giancarlo Travagin che fa anche il politico in quanto fondatore di Alleanza Democratica in quel di Verbania, ridente città sulle sponde del Lago Maggiore in Piemonte. Dell’uomo Travagin si racconta che è stato in passato patron dell’Atletico Catania, senza particolari fortune ma, evidentemente quell’esperienza gli deve essere piaciuta per arrivare a manifestare interesse verso il Siracusa calcio che, se tutto va bene, potrebbe essere iscritto alla serie D nel Campionato 2019/2020. Dando per buona tutta quest’operazione che è salutata con interesse dal nostro Sindaco Francesco Italia e dal Vice Coppa, siamo alla fase due della serie: “Straniero in Casa”. Dopo la passata gestione dell’imprenditore siciliano da Troina Giovanni Alì, vedrebbe per l’appunto un altro imprenditore “straniero” interessato al calcio siracusano. L’ex Presidente Giovanni Alì ha preferito iscrivere alla serie D la sua squadra del cuore che è il Troina Calcio e pare che, non sia rimasto contento dal fatto che il Comune di Siracusa, nonostante qualche promessa, non gli ha dato nessun contributo per la nuova stagione, ne imprenditori siracusani hanno avuto voglia di compartecipare una nuova stagione del Siracusa, in serie D ma sempre con il Presidente Alì. Con Travagin le premesse sembrano essere altre. Il Comune, visto anche il fatto che l’unica manifestazione d’interesse presentata al Bando Pubblico per il Siracusa Calcio è stata quella di Travagin e vista l’impellente scadenza del versamento di 300.000 euro per iscriversi al campionato entro il 29 luglio, si è reso disponibile ad una proroga dei termini di presentazione delle offerte. Sperando che Travagin passi dalle parole ai fatti e cacci fuori il denaro per l’iscrizione alla serie D.

Certo, se l’offerta Travagin non arrivasse al dunque e non completasse l’iter previsto dal Bando, sarebbe un’altra brutta medaglia da appendere al Palmares di Francesco Italia Sindaco. Quasi come a dire che dalle nostre parti cose serie non se ne riescono a fare se non arriva qualcuno da fuori provincia, meglio se catanese e a tal proposito, sembra che il Patron Travagin si porterebbe dietro il DS Domenico Gagliano già con Lui nell’Atletico Catania. Non me ne voglia il Sindaco, ma è mai possibile che senza un catanese in casa, non riusciamo a divertirci? Prima la storia dell’Ospedale con i pellegrinaggi a Catania negli uffici del Governatore Musumeci dove quest’ultimo, dettava i compiti da fare se vogliamo costruire sul serio un nuovo Ospedale. Adesso la Squadra di Calcio gestita da catanesi (nella migliore delle ipotesi, l’origine siracusana di Travagin di cui si parla tanto, sarebbe la madre originaria di Francofonte, ridente paese siracusano che orbita quasi per intero su Catania). Da tifoso del Siracusa, mi sento abbastanza in ansia per il futuro calcistico della nostra squadra, sia che essa orbiti in serie D che, meglio, in serie C anche se purtroppo ormai è da escludere. Lodevole anche l’iniziativa messa in campo da Ezechia Paolo Reale, per raccogliere 300 abbonamenti da minimo 100 euro per sostenere chiunque prendesse in mano le sorti del Siracusa Calcio, che al di la se questi soldi finiranno a Travagin, sarebbe interessante sapere se la raccolta ha avuto buon esito. Magari, se l’esito della raccolta fosse stato positivo, l’ex Presidente Cutrufo, che si è messo un pò “cianchino”, potrebbe ripensarci e ritornare a investire e scommettere sul Siracusa, potrebbe ripensarci e affidare al suo DG preferito, Simona Marletta un’altra occasione per tentare di rilanciare il calcio professionistico nella nostra Città. Senza cattiveria: è ovvio che il calcio a Siracusa sarà anche un gioco e uno sport ma se non cammina in parallelo con la politica, non va da nessuna parte.

Enrico Caruso