Politica

L’OMICIDIO DI AVOLA / I FRATELLI CARUSO A CAVADONNA. DON FORTUNATO DI NOTO: NON SI UCCIDE PER UN BISTICCIO

Salvatore e Corrado Caruso, rispettivamente di 25 e 22 anni, di Avola, sono stati fermati dai carabinieri della Compagnia di Noto, con l’accusa di omicidio in concorso e porto abusivo di armi. Sono accusati dalla Procura di Siracusa di essere stati gli autori dell’agguato costato la vita ad Andrea Pace, 25 anni, aavolese, separato e padre di una bimba di 6 anni. Secondo quanto si apprende, subito dopo il delitto di via Neghelli, le indagini si erano concentrate su uno dei due fermati. Pace prima di diventare bersaglio facile di cinque proiettili, avrebbe avuto un litigio con Salvatore Caruso. Litigio che sarebbe stato poi lavato con il sangue. Uno avrebbe sparato con una pistola a tamburo, l’altro sarebbe rimasto sopra una moto per poi fuggire dopo l’agguato mortale. Per il procuratore aggiunto, Fabio Scavone e per il pm Carlo Parodi che ha seguito le indagini, il movente del delitto è da ricondurre alla lite tra Pace e Salvatore Caruso pochi minuti prima dall’assassinio. I due fratelli dopo le formalità di rito sono stati rinchiusi nel carcere di Cavadonna a Siracusa. (ns)

“ Non si può uccidere per un alterco o bisticcio.” Un appello lanciato don Fortunato Di Noto, Vicario Foraneo della città e parroco della chiesa del Carmine, dopo aver appreso la notizia dell’arresto dei due presunti autori dell’omicidio del giovane Andrea Pace, 25 anni, ucciso mercoledì intorno alle 2 davanti il portone di casa con cinque colpi di pistola semi-automatica, ritenuti dai carabinieri autori in concorso dell’efferato omicidio di via Neghelli. “ Una umanità autentica deve sempre reagire alla violenza, ai conflitti e alla morte.- dice don Fortunato- Dobbiamo con coraggio sapere indicare nuove vie di pace, di vita, condannare e combattere il male, cercare e costruire la pace.” Secondo don Di Noto, quello di combattere il male è, “ un cammino faticoso, ma sempre possibile.” L’uccisione spietata del giovane padre, continua don Fortunato:“ Già era sconvolgente l’assassinio di Andrea. Oggi con l’arresto di due giovani, che per alterchi e bisticci la reazione è stata quella di uccidere, provoca maggiore disorientamento. Non si uccide mai. Mai! Immagino gli effetti collaterali di questa vicenda. Non perdiamo la speranza.”