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SUOLO PUBBLICO / ITALGAROZZO NON RISPETTA IL VOTO DEL CONSIGLIO COMUNALE: NEI FATTI MANCA IL SENSO DELLE ISTITUZIONI

Rep: “L’ordine del giorno del consiglio comunale sulla revoca delle nuove tariffe Cosap non poteva bloccare il pagamento della prima rata con scadenza 31 maggio ma è intenzione dell’Amministrazione rispettare la decisione assembleare e di tenere nella giusta considerazione gli emendamenti che saranno presentati in sede di discussione del bilancio di previsione 2019”. Lo dice l’assessore al Bilancio, Nicola Lo Iacono, per chiarire come l’Amministrazione intende procedere dopo il voto di lunedì sera. L’aumento delle tariffe sull’occupazione del suolo pubblico – prosegue l’assessore Lo Iacono – come ho detto in Consiglio, non risponde ad alcuna logica vessatoria ma è il frutto dei rilievi mossi dalla Corte dei conti”.

 

Le parole dell’assessore al Bilancio, che parla a nome di Italgarozzo, sono almeno curiose oltre che palesemente ambigue. Dice: Noi rispettiamo il voto del Consiglio comunale, ma intanto il suolo pubblico va pagato con oltre il 100 per cento dell’aumento per la rata di maggio. Quindi non rispetta un bel niente! Dopo ci sarà il rimborso? Non è così facile. Bisogna tenere in considerazione gli emendamenti al bilancio con Italgarozzo che spera di ritrovare i numeri per confermare l’oltre 100 per 100 che ha votatoikn giunta. Infine la perla. Il consiglio comunale autorizza un aumento massimo del 20 per cento e la giunta lo quintuplica e lo conferma. Ma dice Lo Iacono:  non per vessare gli imprenditori del settore, ma per obbedire alla Corte dei Conti. Allora, una volta per tutte: La Corte dei Conti ha fatto i rilievi per colpa della giunta con Garozzo sindaco e Italia vicesindaco che ha agito in maniera dissennata, ha sperperato, se ne è fregata per anni degli ultimatum dei giudici contabili. Oggi Italgarozzo fa finta di non  avere colpe e scarica sulla Corte dei conti. Insomma, bugie, bugie, bugie. Nei fatti quindi Italgarozzo se ne sta strafregando del voto unanime  del Consiglio comunale e non sta revocando nulla, un atto di arroganza senza precedenti e di assoluta mancanza del senso delle istituzioni. Questi i fatti senza che ci sia bisogno che qualcuno che fa solo opposizione a chiacchiere, sempre senza risultati concreti, ce li venga a spiegare.