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MARIO MIMMI MOSCATO: IL MIO PUNTO DI RIFERIMENTO E’ SEMPRE ANGELO BELLUCCI

Mario Mimmi Moscato, sei una delle memorie storiche rimaste di Siracusa. Partiamo da qui, dai ricordi. Ci hanno lasciato personaggi come Concetto Lo Bello, Santino Nicita, Salvatore Corallo, Ettore Di Giovanni, Nino Consiglio. Chi sono in questo momento i padri della città a Siracusa?

In questo momento abbiamo solo Genitore 1, Gino Foti. Si può essere in totale disaccordo, ma la sua intelligenza è innegabile e sono ben vivi e vitali i suoi beneficiati. I quali, lodevolmente – e lo dico sinceramente, non amo i traditori – seguono ancora le sue direttive. Lo dico con dispiacere, perchè IL MIO Genitore 1 è stato sempre Angelo Bellucci, non dimenticando mai Michele Messina e Giovanni Guido.

Siccome nella nostra città non ci siamo mai fatto mancare nulla, anche a Siracusa abbiamo avuto la destra estrema, Ordine Nuovo in via Maestranza. Oggi come descriveresti  quello che allora sembrava una setta?

Sono arrivato a Siracusa, da Roma, proprio nell’anno in cui fu decretata la chiusura di quel movimento, era il 1973. Tra i suoi aderenti c’era un Uomo tra i più corretti io abbia mai conosciuto, e che ho frequentato fino alla sua scomparsa, il 31 dicembre 1999. Era il radiologo Michelangelo Castello, uomo di raffinata cultura, creatore, con Demetrio Paparoni, di una delle riviste di arte più importante al mondo, “Tema celeste”

Raffaele Caracciolo sindaco di Siracusa. Per molti un grande sindaco

Non ero a Siracusa quando Caracciolo fu sindaco, però posso dire due cose: la sua carica durò 8 anni, anni in cui un Sindaco  restava in carica al massimo per 4 anni; seconda osservazione, durante la Sindacatura Fatuzzo, Caracciolo era il Difensore civico (io ero semplice consigliere comunale di opposizione, ma in condizione di poter osservare) e posso dire che riuscì a dare dignità a quel ruolo, scarsamente considerato.

Poi i colonnelli democristiani diventarono generali ed abbiamo sindaci di Siracusa Fausto Spagna, Nitto Brancati, Cirillo, Barberi, Enzo Di Raimondo

Impossibile giudicare l’operato di Sindaci che venivano “fatti fuori” proprio nel momento in cui iniziavano  a capire il loro importantissimo ruolo.

Dopo tangentopoli cambia tutto. Il primo sindaco post democristiano è Marco Fatuzzo

Ritengo Fatuzzo l’ultimo vero, grande Sindaco che ha avuto Siracusa. Non si offendano i successori, tutti cari Amici, e particolarmente Bufardeci, essendo io stato un suo Consigliere. Ma il paradosso vuole che Fatuzzo mi ha dato la possibilità di fare il Consigliere, e credo di averlo fatto bene pur con un Sindaco di Sinistra;  con Bufardeci ho riscaldato la sedia…lo confesso.

Fatuzzo, va ricordato, trovò i fondi per completare la fognatura a Siracusa e con l’aiuto di Roberto De Benedictis accedemmo con pieno merito ai fondi Urban per rilanciare il centro storico

Questo punto mi consente di spiegare il punto precedente: Fatuzzo aveva accanto a se’ una squadra eccezionale. Tutti sporchi Comunisti…..scrivi così, glielo dicevo in faccia, ma di una correttezza e di una fattività eccezionali. Vorrei ricordarli tutti, cominciando da chi frequentavo al di là dei compiti istituzionali: Corrado Venerdì Giuliano, collaborato da un grande uomo, Emanuele Dellino, e Massimo Riili, mio cugino; ma poi c’era l’indimenticabile Ettore Di Giovanni; Nicola Garozzo, fondamentale assessore al bilancio; Francesco Ortisi, Assessore alla Cultura; Renato Mangiafico, la cui correttezza se la portava dietro dal suo lavoro in Tribunale; Riccardo Gionfriddo, vulcanico, incontenibile; Roberto De Benedictis, infaticabile cacciatore di fondi europei….ma già lo hai detto Tu.

Isolotto-friggitoria, forse era meglio che Fatuzzo e De Benedictis non rilanciavano Ortigia. O no?

Isolotto-friggitoria….si, è così, ma il vantaggio economico per bar, ristoranti, alberghi e b&b è innegabile….stiamo parlando di centinaia di persone, che quel denaro, almeno in parte, lo rimettono in circolo. Capisco il disagio per i residenti e, come giustamente fa notare Salvo Salerno, moderno Difensore civico, bisogna provvedere…..ma non sono certo per annullare.

Arriviamo ai giorni nostri. Gli ultimi sindaci sono Bufardeci, Visentin, Garozzo, Italia

Gli ultimi Sindaci..sono stato fuori dieci anni per cui forzatamente sono stato lontano dalla politica. Me ne sono voluto interessare nel momento in cui il mio fraterno amico Giovanni Randazzo, non saprei dire se più corretto o più professionalmente preparato, decise l’anno scorso di candidarsi a Sindaco (sollecitato anche da me). Proporgli il mio sostegno mi sembrava troppo poco, per cui decisi di candidarmi nella sua lista. Incoraggiato dal fatto che Fatuzzo e tutta la sua Giunta (eccetto Gionfriddo) lo sostenevano. Non ho avuto il minimo dubbio, riuscendo a creare un difficile risultato: qualche critica da parte dei miei Camerati, e tanta diffidenza da parte di alcuni Sinistri. Non parlo di chi, da perfetto cretino, ha negato il suo aiuto a Giovanni, colpevole di aver candidato un Fascista in lista. Io speravo di dare un maggiore contributo in termini di voti…..64 a fronte dei 640 del ‘94 – esattamente il 10% – mi hanno rattristato. ma il messaggio era lanciato: quando si deve amministrare una Città è inutile alzare barriere….bisogna agire esattamente all’opposto. Giovanni Randazzo ha dimostrato la bontà di questa teoria mantenendo la mia candidatura, io lo avevo già dimostrato nel 94, con Fatuzzo. Fermo restando che al di là del mio insuccesso ho avuto modo di conoscere persone eccezionali, candidati con me nella lista di Lealtà e Condivisione.

Per correttezza dobbiamo ricordare che le elezioni di Garozzo e Italia hanno passaggi oscuri, le firme false per Garozzo e oggi i brogli elettorali per Italia. Per me sei un siracusano purosangue. Ecco, da siracusano purosangue qual è la tua opinione sullo stato di salute della nostra amatissima e sfortunatissima città?

Non commento, voglio troppo bene a Giovanni….già ci pensa Salvo Salerno. Però non dispero, Giovanni è un diesel….e quando parte non lo ferma nessuno. Da buon Randazzo!!!