LOREDANA FARACI: SUI BROGLI ELETTORALI SI TACE E SI ATTENDE. E’ PROPRIO DELL’INDOLE SIRACUSANA
Loredana Faraci continua la gestione clientelare dei beni culturali della città. Il Consiglio comunale sta cercando di porre un freno alle scelte scellerate di Italgarozzo, ma l’assessore comunale alla cultura va dicendo a tutti che loro non revocheranno mai nulla.
Direttore, cosa vuoi che ti risponda. Partecipo alle sedute di Consiglio Comunale e so perfettamente quello che accade. Piuttosto, inviterei tutti a farlo in diretta streaming dal sito del Comune, perché è veramente lì che ci si accorge di ciò che accade nella nostra amministrazione. Uno scenario strano, con due realtà completamente opposte. Una quella del Consiglio, ovvero gli eletti dai siracusani, portatori di una volontà politica precisa e, dall’altra parte gli “invitati”, come spesso dicono gli stessi consiglieri, gli assessori, che in Giunta decidono determinate cose, spesso senza mai interpellare né consiglieri in sede di commissioni, né i singoli esponenti del Consiglio, per confronti, scambio di opinioni, progettualità sulla città. Si ha come l’impressione di partecipare ad un continuo braccio di ferro, a cui spesso, se non sempre, a vincere a parole è la volontà dei consiglieri, anche quelli della cosiddetta maggioranza ma, nei fatti, poi non è così. Devo dire un po’ inquietante tutto questo. Segno di una totale non comunicazione tra le due realtà, quella eletta e quella non eletta. Fuori da quell’aula, poi, si ritorna a fare quello che le persone di questa Giunta hanno fatto e faranno. E’ proprio nella loro indole non ascoltare nessuno, viaggiare su un loro mondo che è quello personale e personalistico. Appunto, da vecchia politica, quella che credevamo di esserci messa alle spalle. E, quindi, spesso “vendono” a parole e nei fatti agli altri quello che non accade in Consiglio, ovvero sempre la loro verità. Credo, davvero che da parte di alcuni esponenti di questa Giunta via sia una volontà politica precisa, quella di estromettere tutto e tutti e di continuare a fare quello che solo alcuni hanno deciso, senza alcun confronto. Non mi stupisce. Lo dice lo loro storia politica e personale.
Dal mio punto di vista è imbarazzante che chi amministra ed anche alcuni consiglieri comunali non dicano nulla sulla vicenda dei brogli elettorali alle Comunali 2018 che riguarda la stessa democrazia nella nostra città
In uno scenario prefigurato è proprio nell’indole siracusana fare questo. Ogni consigliere comunale immagina bene tutto quello che è successo, perchè loro stessi andavano in giro per i seggi, anche per una emozione personale, perché “nel rito del voto”, soprattutto chi desidera fare il consigliere per la prima volta, ricordo bene la sua gioia, il piacere dell’attesa. Ricordo anche bene, però, che nella notte del 10 giugno alcuni tornavano dai loro giri tra i seggi un po’ perplessi. Poi la lunghissima attesa. Si capì subito che qualcosa non andava o, comunque, si ebbe un’impressione strana e nessuno, nell’emozione, si sentì di dire nulla. E’ normale. Oggi è la stessa cosa. Si tace e si attende. E’ vero, nessuno dice nulla. Perchè i siracusani siamo abituati a questo. Come quando incontriamo i nostri straordinari docenti di liceo o scuole medie per strada, esaltandone i pregi, il coraggio delle azioni, delle parole….poi però…tornando a casa rimaniamo in silenzio, con noi stessi e, forse, con i nostri stessi figli. E’ una città che non è cresciuta, non si è evoluta. Che spesso si sfoga sui social. E credo che la classe politica abbia anche una sua responsabilità, ma non solo.
SABATO L’INTERVISTA INTEGRALE