Politica

BANDIERA PENSA SOLO A SERVIRE MICCICHE’ E A RESTARE ASSESSORE. DI SIRACUSA NON GLI FREGA UN TUBO

Dice Edy Bandiera: “Forza Italia ha un grande leader in Sicilia: il presidente Gianfranco Miccichè…la linea “Miccichè” è stata vincente… voglio sottolineare il lavoro svolto per Forza Italia a Siracusa e provincia in questa campagna elettorale, che con soddisfazione ha visto Giuseppe Milazzo arrivare primo…”

Come si evince siamo al grande amore politico di Edy Bandiera per Gianfranco Miccichè. Le parole di Bandiera non sono equivocabili, parla da discepolo ed è pronto a tutto per difendere Miccichè e le sue sacrosante battaglie. Quest’ultimo da parte sua si è meritata tanta sudditanza, ha infatti detto che Bandiera è un assessore del governo Musumeci che non si tocca. E questo nonostante Stefania Prestigiacomo la pensi esattamente all’opposto.

In ogni caso Bandiera afferma in maniera autoreferenziale che a Siracusa e provincia lui si è fatto in quattro per il candidato di Miccichè, al secolo Giuseppe Milazzo. Con questo percorso, che Bandiera evidenzia con molta enfasi, è evidente che il politico siracusano si senta in una botte di ferro. Se rimpasto ci sarà certamente non  lo riguarderà, lui ha tutta la potenza contrattuale di Miccichè dalla sua parte. Insomma lui resterà in  Giunta con tutti gli onori, i bonus della carica di assessore regionale. Il resto non lo interessa più di tanto.

Questi i giochetti della politica.

Veniamo ora ai fatti concreti.

Sull’ex Provincia, sul nuovo ospedale, ma anche sull’agricoltura e la pesca made in Siracusa, cosa ha fatto l’assessore siracusano Bandiera?

A Siracusa e provincia è del tutto assente dal novembre 2018 quando è entrato a far parte del governo regionale. In tutto questo tempo ha avuto cura di evitare come la peste prese di posizione o pensieri che in qualche modo potessero urtare la suscettibilità del suo “patron” Musumeci e ancora di più del suo vero “patron” Miccichè. Sul nuovo ospedale di Siracusa il governo di cui fa parte ha dato schiaffoni in  serie a Siracusa, tutto finalizzato a far restare a Catania la sanità vera e funzionale e ridurre Siracusa e Ragusa a colonie/bancomat dei catanesi. E’ stato subito chiaro che il pupillo di Musumeci, Razza, non  voleva fare un amato cavolo, altro che nuovo ospedale. Così sistemando uomini di fiducia a Siracusa e all’Asp si sono messi a giocare alla tela di Penelope. BANDIERA MUTO. Sull’ex Provincia molto peggio. Non  solo il giochetto “ecco i fondi, niente fondi” per esasperare 600 famiglie, ma anche il sì della catanese Floreno alla privatizzazione della Sac e alla conseguente svendita delle quote azionarie della stessa Sac. BANDIERA MUTO. Siracusa era stata già spogliata della Camera di Commercio e oggi il giochetto è quello di portare tutta la Sac nella camera di commercio del sud est a trazione catanese. BANDIERA MUTO.

Antonio Saracino

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