Politica

SALVO FERLITO: ARRIVA ITALIA E CON IL SUO SOLITO AMICO PROPONE PIERO PELU’ ALL’INDA, MA IL CDA LO BOCCIA

Oggi avremmo dovuto conoscere il programma delle iniziative collaterali dell’INDA, in occasione del tradizionale ciclo di spettacoli classici. Le notizie giunte quando io vi scrivo- da voi adesso è la notte  tra lunedì primo e martedì 2 di aprile -mi dicono che vi è stato un impasse durante la riunione del Consiglio di Amministrazione dell’Ente: i cinque consiglieri compatti hanno votato contro la proposta di una “spettacolarizzazione” alternativa appoggiata dal Presidente- nel caso dell’INDA questo Istituto è rappresentato dal sindaco della Città -. La Sgarlata, Giansiracusa & c. hanno sbarrato la strada all’esibizione, pare al Teatro Greco, di Piero Pelù. Altre manifestazioni erano previste tra il Teatro Greco e l’Astronave-abuso edilizio del Maniace, ed essendo collaterali avremmo già potuto parlare di “danni collaterali”. Intanto lasciamo stare in pace il colle Temenite che soffre anche di altri problemi. Dobbiamo finirla con questa logica miserabile di abuso dei beni culturali, la città merita dei teatri nuovi. Il parco archeologico di Siracusa non gode di buona salute, se girate l’occhio alle spalle del Teatro, dietro le rocce vedrete la Latomia del Paradiso ormai chiusa quasi totalmente al pubblico per problemi geo-statici, lo stesso viale Rizzo fu chiuso al traffico pesante per evitare di danneggiare con le vibrazioni dei camion l’area sottostante. In ogni caso fa piacere vedere, dopo quasi quarant’anni, che le mie iniziative sono ancora valide e qualcuno- pare il solito amico del sindaco – le riproponga. Credetemi, il fatto che mi si copi mi lusinga,  del resto c’è sempre una retroguardia che deve pur vivere: la mediocrità della politica e dei suoi pesci pulitori che deve andare avanti. Oggi io non avrei riproposto questi artisti lessi, bolliti e di retroguardia: c’è tutto tutto un mondo in fermento, artisti che sono già i geni dello spettacolo del futuro, ovviamente non vi dico chi sono, sennò che piacere c’è?

Salvo Ferlito

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