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ESCLUSIVA EX OSPEDALE DI SIRACUSA / IL COMUNE HA UN FINANZIAMENTO DI 1,5 MILIONI PER IL RECUPERO DEL MONASTERO DELLE CINQUE PIAGHE E LO VUOLE SVENDERE PER 3,5 MILIONI

Ci sono tante foto sul web dell’ex ospedale di Siracusa, in prevalenza quella della splendida scalinata d’accesso per chi entra dal grande portone di piazzetta San Rocco. Il portone d’ingresso del vecchio ospedale e quindi dell’antico monastero delle Cinque Piaghe. Molti ne sconoscono addirittura l’esistenza e fra quelli che conoscono poco e malamente la storia di questo splendido sito ci sono, purtroppo per i siracusani, anche gli attuali amministratori di Siracusa. Italgarozzo oggi vuole vendere e basta, non  gli passa neppure per la testa che (vedi foto allegata) sono stati già consegnati i lavori di recupero, lavori riferiti alla porzione comunale dell’ex ospedale visto che il resto è di proprietà dell’Asp. Lavori consegnati alla presenza dell’ing. Paolo Burgo, allora dirigente della Protezione Civile. Ma facciamo il punto con Enzo Vinciullo, memoria storica di tutta l’attività politica e amministrativa che riguarda Siracusa.

Onorevole Vinciullo, l’Amministrazione Comunale di Siracusa ha deciso di svendere 8 immobili di proprietà dei siracusani e, fra questi, quello che desta maggiore stupore e scalpore è la svendita per soli 3,5 milioni di euro dell’ex Ospedale delle Cinque Piaghe. Prezzi stracciati per un immobile centrale, enorme, di gran prestigio, ricco di storia di Siracusa..

Intanto, senza voler essere saccente, bisogna fare presente che la parte che è oggetto delle numerose immagini fotografiche diffuse, in questi giorni, non è di proprietà del Comune di Siracusa, ma dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa, in quanto, all’atto della divisione dei beni, la parte dell’immobile ricadente in piazzetta San Rocco toccò, appunto, all’Azienda Sanitaria.

Ma il Comune non aveva la disponibilità di fondi per il recupero del Cinque Piaghe?

Certo. L’ex Monastero delle Cinque Piaghe è stato inserito nella rimodulazione dei fondi della Legge 433/91 e, ai sensi della Legge 228 del 6 luglio 1997 e delle Deliberazioni 395 del 1994, 154 del 2000 e, infine, della 219 del 2001, ha diritto a un finanziamento di 1.549.370,70 euro che è stato ridotto del 10% a causa dei lavori già fatti e, di conseguenza, c’è una somma impegnata da parte della Regione Siciliana di 1.423.823,26 euro.

Cioè, ci faccia capire il Comune ha a disposizione quasi tre miliardi delle vecchie lire per il Cinque Piaghe e non li utilizza?

Fino ad oggi non  li ha utilizzati. Sarebbe quindi opportuno che intanto l’Amministrazione chiarisca che fine farà questo finanziamento perché, se dovesse essere confermato il finanziamento, il prezzo già risibile di per se,  crollerebbe a 2,1 milioni e credo che sia una somma veramente infinitesimale rispetto al valore dell’immobile!

Per essere più chiari?

Le rispondo con un’altra domanda: L’Amministrazione has l’idea di quanto metri quadrati di struttura verrebbe ceduta ai privati? Perché è evidente che l’Amministrazione Comunale non ha chiara l’idea, altrimenti non avrebbe mai pensato a questo valore, che è assolutamente inadeguato per una struttura che è fra le più importanti nel centro storico, ricordando sempre che, a suo tempo, vi era stato un accordo con il Ministero dei Beni Culturali per trasferire, presso il Cinque Piaghe, l’Archivio Storico in modo che, attraverso il pagamento dell’affitto, si potessero completare i lavori.

E i quasi tre miliardi?

Beh, questa è una vergogna bella e buona. Il finanziamento di 1.423.823,26 euro dovrebbe essere ancora nelle casse comunali, è stato accordato al Comune il 22/12/2004 e in virtù del quale erano iniziati i lavori. Bene, è lecito sapere che fine hanno fatto queste risorse? È lecito sapere perché l’Amministrazione Garozzitalia, ora Italgarozzo, non ha ritenuto opportuno completare i lavori?

Già perché non li ha completati?

Forse perché adesso, non avendo completato questi lavori finanziati, si può dire che  possiamo svendere l’immobile? Il Cinque Piaghe, come il San Domenico, come il Lungomare Alfeo, è oggetto di un disinteresse totale da parte dell’Amministrazione Comunale di cui Italia è stato il Vicesindaco e adesso, da sindaco, scopriamo che forse è opportuno venderlo per fare cassa.

Insomma, Italgarozzo se ne frega di pregi e storia. Vuole vendere e basta?

E’ così.  L’Amministrazione Comunale di Siracusa è determinata nella volontà di vendere l’ex Monastero delle Cinque Piaghe, nella parte di proprietà proprie, incurante del fatto che per il Codice dei Beni Culturali, in particolare l’art. 57, vieta la vendita dei beni immobili di pregio storico e monumentale, senza avere prima avuto le autorizzazioni degli Enti preposti alla loro sorveglianza. Anche il R.D. 1089 del 1939, la cosiddetta Legge Bottai, ancora in vigore, vieta una simile operazione. Inoltre, è utile sapere che nel 2016 sono iniziati, finanziati dalla Legge 433/91, i lavori di recupero, restauro e risanamento conservativo dell’immobile, quindi, la prima cosa che sarebbe necessario sapere è a che punto sono questi lavori. Sono stati completati? Interrotti definitivamente? Sospesi? Sarebbe necessario, quindi, prima di procedere alla svendita,  sapere a che punto sono i lavori, che fine ha fatto il finanziamento ottenuto e se esistono le autorizzazioni di legge per poter determinare il cambio di destinazione d’uso. Il disinteresse totale per i beni di proprietà comunale forse è dovuto all’attenzione e alla celerità con le quali questa Amministrazione Comunale, gemmazione della precedente, ha seguito le autorizzazioni per il catafalco del Maniace? Oppure, è solo la prova della loro incapacità ad amministrare questa nostra sfortunata città, funestata dalla loro presenza?