Politica

UN ALTRO CONSIGLIO COMUNALE SUL NULLA. MA DOVE VIVONO SINDACO, ASSESSORI E CONSIGLIERI COMUNALI?

Rep: Chiusa la sessione consiliare del 4 marzo, proseguita ieri sera in aggiornamento di seduta. In apertura l’illustrazione da parte di Cetty Vinci di una nuova interrogazione da parte del gruppo consiliare “Progetto Siracusa” sulla situazione della Comunità Alloggio per disabili di via Lazio e sulle politiche sociali del Comune ( SI ALLEGA COPIA ). E’ poi toccato a Chiara Ficara, uno dei consiglieri proponenti, chiedere il ritiro della proposta riguardante l’istituzione dei Comitati di quartiere, alla luce “Del recente incontro con l’Amministrazione, nel rispetto del lavoro svolto dalla Commissione e per trovare una sintesi tra tutte le posizioni emerse. Se c’è da fare un passo indietro per farne due in avanti, non saremo certo noi a tirarci indietro. Quello proposto- ha detto Ficara- è un atto perfettibile e migliorabile con l’apporto dell’Aula, della Giunta e della burocrazia per tracciare un percorso condiviso nel rispetto della legge ed armonizzato con il nostro Statuto”. La proposta mira all’istituzione dei Comitati di quartiere intesi come organismi di partecipazione popolare alle scelte di programmazione e alle attività amministrative.  “La riforma che ha cancellato le Circoscrizioni- ha aggiunto tra l’altro Ficara- non ha solo fatto venire meno una diversità nell’integrità, ma ha acuito ancora di più le distanze tra centro e periferie. Perchè è innegabile che non si può parlare di Belvedere o di Cassibile come semplici quartieri di una città: sono infatti città nella città, con una loro storia, una loro dinamica, un loro essere comunità che non possono essere negate. Occorre individuare lo strumento che attui un percorso di reciproca collaborazione tra centro e periferia: un sistema di partecipazione attiva grazie al quale tutti i cittadini potranno contribuire ai processi decisionali che riguardano la vita della comunità, in particolar modo quella costituita dalle zone periferiche”. Al dibattito che ne è seguito hanno dato il loro contributo i consiglieri Messina, Mangiafico, Costantino, Zappalà, Basile, Reale, l’assessore Moschella ed il Segretario generale Costa. Subito dopo l’aula, a maggioranza, ha approvato un ordine del giorno, illustrato da Carlo Gradenigo, riguardante l’impatto sul territorio del “Decreto Sicurezza”. Impegna “il Sindaco e la Giunta ad aprire un confronto con la Prefettura, la Questura, i Sindaci della provincia e la comunità locale rappresentata dall’associazionismo che opera nel settore, al fine di valutare le ricadute concrete del provvedimento in termini economici, sociali e sulla sicurezza del territorio”. “E’ uno stimolo- ha detto Gradenigo-per analizzare un tema e un problema che riguarda tutti i Comuni. Occorre trovare delle soluzioni condivise, evitando battaglie ideologiche che poco hanno a che fare con la ricerca del benessere comune in termini di sicurezza e qualità della vita”. Al dibattito ha dato il suo contributo Rita Gentile, che ha ricordato all’aula l’impegno dei tanti volontari italiani all’estero, tra i quali Silvia Romano sequestrata in Kenia e della quale non si hanno notizie da qualche mese. Sull’ultimo punto all’ordine del giorno, la proposta avente ad oggetto il “riequilibrio finanziario nascente dalla riduzione, da parte della Regione, del finanziamento delle rette per il ricovero dei minori per l’anno 2016”, il vice sindaco Giovanni Randazzo, alla luce del dibattito d’aula al quale hanno dato il loro contributo i consiglieri Vinci, Reale, Mangiafico, Messina ed il Ragioniere generale Gianni, ha chiesto un rinvio tecnino della trattazione. La regolarizzazione contabile si riferisce al pagamento effettuato in favore di alcune Cooperative sociali relativo al servizio di assistenza ai minori, già effettuato nel 2016, il cui costo è assicurato anche attraverso un contributo erogato dalla Regione. Un decreto regionale dell’anno successivo, rimodulando i finanziamenti agli Enti locali, ne ha ridotto l’ammontare. Da qui il disavanzo contabile che l’atto doveva sanare. L’Aula, con un minuto di raccoglimento, ha anche ricordato la figura di Sebastiano Tusa, l’assessore regionale ai Beni culturali tragicamente scomparso nel disastro aereo di domenica scorsa.

 

Sin qui il comunicato dell’ufficio stampa del Comune. Siamo davanti al Consiglio comunale del nulla, del vuoto pneumatico. Ma dove vivono questi consiglieri comunali? Magari all’estero e arrivano a Siracusa solo per fare un po’ di teatrino a palazzo Vermexio? E’ incredibile la trattazione di argomenti che interessano niente e che non riguardano nemmeno la città, tipo un aggiustamento di conti. Svegliatevi! Siracusa è senza lavoro, mortificata, penalizzata da una amministrazione di nullafacenti. Siracusa è sepolta dalla spazzatura, è massacrata dalle strade scassate, è tormentata dalle puzze industriali in tutte le ore della giornata. Ma dove ca…o vivete?  Dove andate a riposare? Avete tutti il Suv che vi consente di superare le buche per ogni dove? Agli incroci di corso Umberto si spezzano sospensioni e ruote di auto normali? Lo stesso alla Borgata, in viale Zecchino, alla Pizzuta? E il nuovo ospedale? Lo avete dimenticato? O forse Italgarozzo è impegnato esclusivamente su migranti e lettere a Mattarella e Orlando? Dovete rendere conto ai cittadini, sindaco, assessori e consiglieri comunali siete dei dipendenti pagati dai siracusani. E dovete rendere conto alla pubblica opinione su quello che non fate, dovete dare spiegazioni, argomento per argomento, punto per punto. Amministrare Siracusa non è obbligatorio, se non siete in grado, dite grazie e tornate agli affetti familiari.