Politica

LO SCEMPIO DELL’EX HANGAR, IL CIMITERO, LA BALAUSTRA, I SEGNALI DI AUGUSTA DIMENTICATA

Dimenticata: così appare ogni giorno Augusta agli occhi degli abitanti che la amano e che scoprono angoli sempre nuovi dove l’incuria e la disattenzione la fa da padrone. Proprio oggi ricorre lo scempio compiuto con i 105 eucalipti del Parco Ex Hangar. Il 14 marzo 2017 furono tagliati con un’azione che non è stata governata e seguita dall’amministrazione comunale. Come questo possa accadere in una città civile e, ancora più, in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico, è assurdo. È sconcertante che dopo due anni non si abbia nessuna notizia al riguardo; non si hanno notizie neanche della proposta, lanciata dal primo cittadino sia in Consiglio Comunale che sulla stampa, degli alberi che dovevano arrivare prontamente a sostituire quelli tagliati. I cittadini, a cui è stato interdetto l’accesso per motivi di sicurezza, oltre al danno ricevono anche la beffa: non solo non possono fruire dell’area, ma non hanno neanche garanzie che essa sia tutelata in attesa venga restituita alla collettività. Due anni ci sembrano un periodo assai lungo per avere qualche risposta da questa amministrazione, che probabilmente ha già dimenticato la vicenda.

Qui trovate il mio intervento di un anno fa: http://bit.ly/taglioEucalipti

Purtroppo non è l’unico segno di disattenzione e di incuria. Andare a fare visita ai propri cari presso il camposanto, è diventato un percorso a ostacoli tra sporcizia, materiale di risulta e pericolosi scarti abbandonati in ogni angolo. Ho più volte sollevato il problema, ma pare che l’attenzione per gli affetti estinti non desti l’attenzione dell’amministrazione.  La recinzione divelta e la precarietà della balaustra del parapetto sovrastante il Rivellino Quintana è un altro segnale di una città dimenticata e lasciata a sé stessa. Mi giungono segnalazioni da diversi cittadini; chiediamo all’amministrazione di intervenire prontamente per evitare che qualcuno si faccia male. La priorità per un’amministrazione che ama la sua città è di prestare attenzione alle piccole emergenze per mantenere ordine, pulizia e sicurezza. Quando le questioni vengono continuamente lasciate cadere nel vuoto, sentiamo che l’amministrazione viene svuotata del suo significato e perde del tutto il contatto con i suoi primi interlocutori, i cittadini, di cui pure dice di essere Portavoce.I tre luoghi citati, tutti rappresentativi della nostra città, sono solo dei tristi esempi di una condotta sconsiderata assai diffusa, che ci porta a gran voce a chiedere un cambiamento di rotta immediato e a lavorare in prima persona perché questo avvenga davvero.Non smetteremo di farlo, #PerAugusta

Giuseppe Di Mare