A SIRACUSA NON SI FA POLITICA, A PARTIRE DAL SINDACO ITALIA DI SINISTRA PER CASO
Finita la destra e finita la sinistra a Siracusa non c’è rimasto neanche il centro. Sembra quasi la frase di una canzone di Giorgio Gaber ed invece potremmo così definire lo stato dell’arte di fare politica a Siracusa: Vuoto assoluto! Partendo dal Sindaco Francesco Italia, troviamo tante similitudini con la Sindaca Raggi di Roma che è una 5 Stelle cioè, governa una citta con le strade piene di buche; il trasporto pubblico è inefficiente e inesistente; la questione Igiene Ambiente è sempre pessima e non si intravvede niente di stabile per il futuro. Eppure il nostro Sindaco dovrebbe essere un uomo di sinistra, con tante medaglie al petto per la questione immigrazione e basta più. Anzi no, c’è in Giunta un Vice Sindaco, Giovanni Randazzo, dichiaratamente di sinistra e un Assessore come Fabio Moschella che è storicamente di sinistra anche se un pò “americano”. Che c’entra allora un Assessore come Fabio Granata che di sinistra ha solo un lato del corpo e nient’altro. Anche l’accordo tra la maggioranza a riferimento Italia e l’On. Zito per il Presidente del Consiglio Comunale Moena Scala dei 5 stelle, lasciò perplessi allora e lascia perplessi anche adesso. Lascia basiti che un uomo di sinistra come Italia, non si occupi di trovare soluzione alla questione Asili Nido, che sul Nuovo Ospedale ha lisciato come si fa con la briscola in cinque, che non si occupa mai della Stazione Ferroviaria, della portualità commerciale e diportistica, dei mercati, dell’industria e del lavoro per giovani e vecchi. Verrebbe da chiedersi: ma se l’azione politica di Francesco Italia è di Sinistra, chi sono i Populisti a Siracusa? Non è che la Destra goda una salute migliore. Basti pensare che è sempre Stefania Prestigiacomo, che a Siracusa non c’è mai, a rompere la quiete comunale, fiera avversaria di un Sindaco così blindato dentro le stanze del potere locale. Forza Italia protesta per il Maniace, protesta per l’inciucio elettorale, protesta per il Nuovo Ospedale, protesta perché non la lasciano protestare, insomma, dategli un argomento e Stefania protesta. Come fa quotidianamente Vinciullo che è talmente puntuale nelle azioni di protesta che abbiano un che di economico, come se fosse ancora Presidente della Commissione Bilancio Regionale dimenticando che i siracusani hanno la memoria corta e ormai, se non fosse per il prode scudiero Consigliere Castagnino, nessuno ci farebbe caso. Con la definitiva scomparsa del PD siracusano che sta coincidendo non tanto con la scomparsa di Marziano e Raiti, quanto con la ritirata di Gino Foti, il solo Cafeo da l’impressione di essere sperduto, mollicchio, abulico, disperso nelle questioni regionali. E l’opposizione? Per cominciare bisognerebbe sapere dove se la fa e con chi. E poi bisognerebbe individuare quante opposizioni ci sono, perché a Siracusa c’è anche l’opposizione dell’opposizione con il Consigliere Mangiafico pendolante un po’ di qua e un po’ di là o la Russoniello anch’essa pendolante. L’Avv. Reale, detto il Cinese, è si opposizione ma anch’essa incollocabile secondo lo schema tradizionale della politica di destra o di sinistra, confermata dalla sua scelta di presentarsi con lista civica, anche se la sua storia personale fa pendere la bilancia verso la destra Berlusconiana. I due fenomeni nazionali, Lega e CasaPound, da noi sono agli albori e quindi inclassificabili ma, è certo che ne sentiremo parlare. C’è sempre qualche siracusano pronto a salire sul carro del vincitore. Semplificando, come ho fatto fino ad ora, Siracusa è un pastrocchio senza capo né coda, con una Magistratura che ha deciso di non fare più la Bella Addormentata nel Bosco e che supplisce alla politica la dove ne ha la possibilità. Non va bene, anzi, va male per non dire malissimo.
Enrico Caruso