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PADRE ROSARIO LO BELLO: A SIRACUSA SI CAMPA CON LE BOLLE DI SAPONE, CORSO GELONE A LIVELLO DI DESOLAZIONE SEMBRA ZAGABRIA NEGLI ANNI OTTANTA

Padre Rosario Lo Bello, un monitoraggio recente parla per Siracusa di un 62 per cento di giovani disoccupati, di un 20 per cento di cittadini in povertà e di un altro 25 per cento sulle soglie di povertà.

E’ un po’ la condizione del Sud. L’economia della Cina sta rallentando. Una intelligentissima ragazza della Bocconi, che ogni tanto viene in chiesa, mi racconta quello di cui si parla nei convegni a Milano: il Regno Unito assorbe una fetta notevole del nostro export e nessuno si occupa di regolamentare su un piano bilaterale gli scambi. Quando il Regno Unito uscirà della Comunità Europea, per l’Italia saranno guai. Al di là di tutto ciò, credo a Siracusa prevalga un atteggiamento di chi campa con le bolle di sapone. Prima Bufardeci parlava del villaggio Asparano come di un grandioso volano per l’economia. E illudeva tutti i siracusani. Così infatti non è stato. Per fortuna la Pillirina e Ognina sono rimaste intatte. E ci batteremo fino alla fine per queste stupende coste e per tutto il resto. E del resto come affidarle a imprenditori che si inventano finti profili per screditarti? Neanche l’Innominato arrivava a tanto. Poi è stata la volta dei porti turistici che avrebbe richiamato a Siracusa tanti ricchi russi, che avrebbero speso nella nostra città chissà quali grandi cifre. Qualcuno mette in giro la storiella che i porti non si fanno per quei cattivoni di ambientalisti. Ma in verità due progetti hanno già ottenuto tutte le autorizzazioni. Gli imprenditori siracusani non sono capaci di portare a termine il progetto e sperano che qualcuno li compri, cosa che non sta accadendo. Il porto della società Acqua Marcia è all’asta. Sembra che grosse società se lo contendano e forse già qualcuno ne è in possesso. Fossi sindaco già sarei andato a contattarli: ‘avete intenzione di chiudere il porto alla città e creare altri negozi in competizione con quelli siracusani o farete un porto in collegamento alla zona commerciale di corso Umberto? Se lo aprite alla città, ecco che provo a trovarvi delle agevolazioni’. Ma a me sembra che il sindaco Italia non abbia alcun interesse a tutto ciò. Lui preferisce parlare di puppet, lampadari dolce e gabbana. Poi mi sembra che un assessore attuale era tra quelli che hanno permesso di sfregiare il castello federiciano. Adesso mi sembra che Italia sia convinto che Ortigia rappresenti chissà quale fonte di economia. Ovunque case vacanza, sporcizia e odore di frittura. Nessun negozio di lusso, dove un ricco possa comprare. Nessun cinema. Anche i ristoranti di buon livello risentono di queste concessioni date a tutti. Ortigia è snaturata. Tutto ciò durerà per poco. Io prevedo un crollo tra un paio di anni. Il tempo che ci facciamo conoscere per il mondo e poi non saremo più una meta turistica ambita. Per il resto non credo che questa maggioranza abbia chissà quale idee. Basta andare nella zona balneare: cipressi abbattuti, cooperative edilizie ovunque, insomma Siracusa è una grossa borgatona schifosa. Ovunque ville edificate a metà che nessuno riesce ad acquistare. Le varianti apposte al PRG quella fatidica notte hanno saccheggiato la città. E’ in opera un sacco degno di don Vito Ciancimino. Puzza di fognatura per tutta la zona di mare. Corso Gelone sembra poi Zagabria negli anni Ottanta: la desolazione più totale. Facciate di palazzi che si sgretolano e saracinesche chiuse. Poi c’è una visione delle cose che lega tutte le amministrazioni da Visentin a Italia: sono tutti convinti che bisogna allargare strade di campagna, aggiungere l’illuminazione, attaccare guardrail dove c’erano muretti a secco. Pacchianerie su pacchianerie. In Toscana li avrebbero presi a calci.

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DELL’INTERVISTA A PADRE ROSARIO LO BELLO