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CASAPOUND: CHIEDIAMO GIUSTIZIA PER RENZO FORMOSA O FAREMO UN SIT-IN DAVANTI AL VERMEXIO

Rep: I militanti di CasaPound Siracusa contattati dalla madre di Renzo chiedono giustizia e pene più severe per chi ha svolto le indagini piene di lacune.

Siracusa, 11 Gennaio. “Renzo figlio di una città che pretende verità”, questo è il testo dello striscione affisso dai militanti di CasaPound Italia Siracusa in Ortigia riguardo la morte del giovane Renzo Formosa, 16enne siracusano ucciso in quel tragico 21 Aprile 2016. Mentre tornava a casa a bordo del proprio scooter venne travolto in Via Cannizzo da un auto che la percorreva ad alta velocità invadendo il senso di marcia opposto mentre transitava il giovane.

“Pochi giorni fa abbiamo
incontrato la Madre di Renzo – spiega in una nota CasaPound Siracusa – che ci ha contattato chiedendo il nostro aiuto per cercare di far luce su questa tragedia per molti versi ancora da chiarire. Essendo seppur una situazione delicata non possiamo sottrarci nel dare il nostro sostegno alla signora Formosa, abbandonata e presa in giro da tutti”. Ricordiamo infatti riassumendo un po’ la vicenda che al conducente dell’automobile che investì Renzo non gli fu fatto ne l’alcool test ne il droga test e che la patente gli venne ritirata soltanto nove mesi dopo dall’accaduto, se ci aggiungiamo che l’auto era senza copertura assicurativa e che i rilievi pieni di lacune sono stati fatti in maniera “superficiale” in presenza in borghese del padre(vigile urbano) del conducente, possiamo benissimo comprendere la rabbia e la voglia di giustizia della famiglia Formosa.

Tra la totale assenza delle istituzioni e l’indignazione cittadina anche Mediaset con “Le Iene” dedicano un servizio alle incongruenze riguardo la morte di Renzo e solo dopo la messa in onda del servizio si fa vivo il primo cittadino Francesco Italia che solo a parole si mostra vicino alla famiglia Formosa. Scatta la sospensione ridicola con retribuzione per due mesi dell’ispettore della polizia municipale che si occupò dei rilievi sull’incidente che per una “svista” continuò a fare il proprio lavoro non avendo ricevuto nessuna notifica. Notifica che gli arriverà grazie sempre all’attenzione della signora Formosa che fa notare il tutto al primo cittadino ancora una volta poco attento.

Chiediamo al Sindaco Italia e al Comandante della Polizia Municipale – conclude il movimento della tartaruga frecciata – pene più severe per chi con la sua superficialità rischia di non rendere giustizia ad una città intera e che la famiglia Formosa possa avere le risposte che merita in tempi celeri. Se così non fosse siamo disposti a mobilitarci con un sit-in sotto il palazzo comunale.