SALVO SALERNO SULLA VENDITA DEL CINQUE PIAGHE: VOTANO A FAVORE ANCHE I CONSIGLIERI DI LEALTA’ E CONDIVISIONE (NONOSTANTE IL NO DI RANDAZZO IN GIUNTA)
Ecco la dichiarazione dell’avvocato Salvo Salerno sul voto in Consiglio comunale su “Cinque Piaghe”: Insomma, ieri, in Consiglio Comunale, è avvenuto quanto avevo temuto. Il Consiglio, con l’astensione, sembra, dei consiglieri di CDX, ha approvato il Piano delle alienazioni immobiliari, proposto dalla Giunta comunale. Tra queste alienazioni, volute da Italia e Coppa, anche l’ex Ospedale delle “Cinque Piaghe”, insomma pure messo in vendita un importantissimo Bene Culturale della città. Poco rileva che l’emendamento approvato (a firma Buccheri, consigliere vicino a Italia) abbia disposto il mantenimento della destinazione culturale dell’immobile, trattasi di semplice foglia di fico, poichè anche i bambini delle elementari sanno che il privato, ormai diventato padrone del Bene, trova lo stesso il modo di farci quello che vuole, anche procurandosi compiacenti autorizzazioni. Ciò che colpisce è la leggerezza con la quale anche i consiglieri di Lealtà e Condivisione abbiano votato per approvare l’alienazione delle “Cinque Piaghe”, in contraddizione col voto contrario che in Giunta venne espresso da Giovanni Randazzo, leader della medesima formazione politica, come da frame che riporto qui a lato
. Continueremo ad opporci alla vendita con le argomentazioni già messe in campo (tra cui qui si cita solo la nostra proposta della concessione al posto della vendita) e che non sono state minimamente riscontrate dall’amministrazione comunale. Aspettiamo ancora che la Soprintendenza emetta un segno di esistenza in vita, poichè può impedire facilmente questa operazione. Ed avvertiamo l’amministrazione comunale, che, se mai, alla fine, vendita sarà, dovrà attuarla nel rispetto della evidenza pubblica e del Regolamento di Stato sui contratti attivi. Vigileremo e denunceremo tutte le violazioni di legge, siamo abituati …
. Continueremo ad opporci alla vendita con le argomentazioni già messe in campo (tra cui qui si cita solo la nostra proposta della concessione al posto della vendita) e che non sono state minimamente riscontrate dall’amministrazione comunale. Aspettiamo ancora che la Soprintendenza emetta un segno di esistenza in vita, poichè può impedire facilmente questa operazione. Ed avvertiamo l’amministrazione comunale, che, se mai, alla fine, vendita sarà, dovrà attuarla nel rispetto della evidenza pubblica e del Regolamento di Stato sui contratti attivi. Vigileremo e denunceremo tutte le violazioni di legge, siamo abituati …