GREGORIO VALVO SUI MIASMI ASSASSINI: PERCHE’ DI NOTTE, SENZA AUTO IN GIRO, L’ARIA CHE RESPIRIAMO E’ COSI’ INQUINATA?
Di miasmi assassini si parla da sempre a Siracusa. Solo che non si fa mai nulla, anzi c’è uno zoccolo duro di servitori al servizio delle grandi aziende del Petrolchimico che ci stanno massacrando. Di miasmi parlavamo già a maggio 2009 con Gregorio Valvo, collega che è venuto a mancare troppo presto, ambientalista di fatto e di battaglia. Ecco l’intervista in questione.
Gregorio Valvo in questi giorni di te si parla come segretario provinciale di una associazione ambientalista tra le più note in Italia, Accademia Kronos, non era meglio fare il giornalista e scrivere solamente dell’ambiente?
Per anni ho pensato la stessa cosa, col tempo e dopo centinaia di articoli scritti a favore dell’ambiente, mi sono reso conto che una cosa è fare lo sceneggiatore altra cosa essere attore. Un giornalista si completa attraverso il percorso usuale della cronaca nera, della giudiziaria, della bianca per finire come commentatore politico. Credo che, con i rischi che corre il pianeta e chi lo vive urge mettere in campo una nuova specializzazione, quella dei giornalisti per l’ambiente.
Ancora la tua solita visione romantica del giornalismo?
Forse, ma è la mia unica visione che aumenta la prospettiva ottica.
Perché Accademia Kronos, associazione ambientalista nazionale, riconosciuta dal ministero dell’Ambiente e non una meno impegnativa improntata alle cose locali ?
Rispondendo ad un invito ad osservare la manifestazione “Un Bosco per Kyoto” che si teneva a Roma in Campidoglio alla presenza di personaggi non solo nazionali. In quell’occasione ho conosciuto l’impegno del presidente nazionale di AK, un collega maturato al Tg2 della Rai, quindi ho deciso d’impegnarmi, insieme a mia moglie che non aspettava altro, in questa avventura per l’ambiente che in visione egocentrica per noi comincia a Siracusa, ma che in realtà porta fino agli angoli più sperduti della Terra.
Ti riconoscono oggi d’avere avuto ragione nel batterti per anni contro i cartelloni abusivi che rubavano il panorama cittadino e che l’amministrazione comunale ha rimosso, c’è qualche altro argomento che intendi affrontare con la tua associazione a favore dell’ambiente?
L’aria che respiriamo a Siracusa è un problema grave che abbiamo l’obbligo di risolvere al più presto, prima che ai nostri figli venga negata la possibilità di avere per i polmoni le giuste dosi dei componenti che formano la cosiddetta aria secca (ossigeno (21), azoto 78%, e il 0.03% V/V di anidride carbonica o biossido di carbonio CO2, oltre agli altri 12 composti in quantità minore). A Siracusa, non è cosa nuova per nessuno siamo quasi all’ultimo posto in merito alla qualità dell’aria che si può rilevare in Italia, significa che la nostra aria subisce variazione e intromissione di altri elementi, come la polveri sottili.
Non ti sembra un discorso complicato?
Sotto il profilo scientifico lo è anche per me, sotto quello ambientale mi è chiarissimo che qualcuno o qualcosa ci avvelena giorno dopo giorno, mentre, tutti noi stiamo a guardare pensando che la cosa interesserà al massimo il nostro vicino di casa o un suo famigliare.
Cosa si può fare per risolvere il problema, un altro G8?
Mi piacerebbe pensare che qualcuno dentro il G8, magari uno che vive a Siracusa, fosse tanto sensibile da pensare oltre al problema planetario anche a quello che abbiamo a due passi dal centro cittadino.
La zona industriale e i suoi impianti?
Non ho niente contro le industrie che producono e danno occupazione, però se per guadagnare qualche milione di euro in più usano tecnologie superate e inquinanti, se la conduzione degli impianti avviene senza quella trasparenza dovuta agli organi di controllo, se è vero com’è vero che l’inquinamento dell’aria di Siracusa e i comuni Priolo, Melilli, Augusta che si registra quando la città dorme, di notte, allora qualcosa non funzione e va approfondito il… mistero. Pensa, sono io che chiedo a te, che per scoprire cosa non funziona in questa storia, cioè perché l’aria di notte senza automobili in circolazione a Siracusa è più inquinata, credi ci voglia un cervello da G8?
Non è meglio discutere sui villaggi turistici che invadono la costa?
E’ vero, la tua domanda, tende al provocatorio, e ci porta a notare alcuni limiti dell’ambientalismo siracusano che sembra non facciano altro che parlare di cose “spicciole” inerenti l’assetto urbanistico. Certamente sono cose importanti che riguardano l’ambiente in cui viviamo, ma, l’inquinamento, troppo volte, toglie addirittura la vita stessa. Mi dispiace essere io a far notare che gli ambientalisti siracusani ricorrentemente si limitano a guardare il dito che indica e non la luna.