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MA CHE COLPA ABBIAMO NOI. LA LINGUA STRANA DELL’ASSESSORE AL BILANCIO

Rep: In relazione alle affermazioni sulla probabilità che l’amministrazione comunale non faccia in tempo ad accendere il mutuo che consenta interventi in materia di edilizia scolastica per 600 mila euro, cimitero per 300mila e asili nido per 200mila, l’assessore al Bilancio, Nicola Lo Iacono, precisa quanto segue.

“La Giunta comunale ha il compito di proporre al Consiglio un bilancio di previsione che sia tecnicamente sostenibile e tale è quello approvato alcuni giorni fa. Poi, il Consiglio è libero di approvare in tutto o in parte con emendamenti e variazioni che riterrà più opportuni. Quanto all’ipotesi che il parere reso dal collegio dei revisori, prima, e l’approvazione da parte del consiglio comunale, poi, avvengano in tempi non sufficientemente da consentire l’approvazione definitiva del bilancio e l’erogazione del mutuo entro il 31.12.18, non è circostanza che può essere addebitata all’Amministrazione, la quale ha operato con tempi e modalità che non sono da attribuire alla Giunta attuale. Va precisato, infine, che l’eventuale tardività con cui dovesse, eventualmente, essere approvato il bilancio di previsione 2018, oltre il termine del 31.12.18, pregiudicherebbe non solo l’accensione del mutuo ma anche l’avvio di tutte le gare pluriennali. È di ciò si è dibattuto ampiamente già in occasione della conferenza stampa di presentazione del bilancio”.

Sin qui l’assessore, che non conosciamo ma che parla una lingua strana. Bastava dire: come Giunta abbiamo approvato un bilancio tecnicamente adeguato. Tutto il resto non è colpa nostra. Perché questo in lingua strana dice l’assessore. Non è così. Non è colpa di quelli di prima e basta. L’Italgarozzo infatti è in carica da quasi cinque mesi e il bilancio poteva approvarlo almeno due mesi fa senza dovere oggi raccontare balle a cui non  crede più nessuno. Tipo dire che la colpa è di Italia, Coppa e Moschella che c’erano prima… ma ci sono anche oggi. Non conosciamo l’assessore ma il debutto non è buono. Anche se in linea col nullismo bugiardo degli ultimi sei anni.