Politica

GIOVANNI CAFEO: I VARI SISTEMI SIRACUSA? VORREI INVECE CHE SIRACUSA FACESSE SISTEMA

Giovanni Cafeo, intanto dov’eri finito? La vita da deputato regionale ti allontana da Siracusa?

L’impegno da deputato regionale mi costringe a stare un po’ meno in giro ma sono sempre presente sul territorio. Inoltre, l’impatto con Palermo e con l’Assemblea Regionale non è stato semplice e merita rispetto. Come mia abitudine, la prima priorità è stata quella di studiare e capire i meccanismi delle commissioni e dell’aula, conoscere gli uffici e i regolamenti. La Politica affidata all’improvvisazione e all’impreparazione, come assistiamo in questi giorni, non funziona e anzi si rivela dannosa. Il primo anno è dunque letteralmente volato ed è servito anche per prendere le misure con il nuovo ruolo.

Il mio amico Peppe Patti dice che di “Sistemi Siracusa” ce ne sono una mezza dozzina, in ogni caso almeno due.

Mi piacerebbe che anziché focalizzare l’attenzione sui sistemi Siracusa, Siracusa facesse sistema, che individuata una direzione di marcia su un’ipotesi di sviluppo, tutti gli attori locali imparassero a fare squadra per essere più competitivi nel sistema globale.

Ti abbiamo visto dichiararti pro Italia alle ultime elezioni comunali. Strappo consumato con l’onorevole Foti che si è impegnato per Reale?

Sono stato eletto deputato del PD ed era normale al ballottaggio sostenere Italia. Niente di personale con Reale né con Stefania Prestigiacomo, anzi. L’idea dello stare tutti insieme pur di vincere non mi convinceva, tutto qui.

 

SABATO L’INTERVISTA INTEGRALE