Politica

ALESSANDRO BIAMONTE SULL’INQUINAMENTO DEL PETROLCHIMICO: SUBITO LE BONIFICHE, IL RISANAMENTO AMBIENTALE PUO’ SALVARCI LA VITA

“Sull’inquinamento solo demagogia”.Tutti sanno ma nessuno agisce! Bisogna chiedere a gran voce nuove norme per arginare il problema dell’inquinamento! Modificare il decreto legislativo 155/10 inserendo anche le sostanze al momento non normate ma che sempre con maggiore frequenza sono protagoniste delle molestie olfattive che colpiscono le città del quadrilatero industriale. Un tema importantissimo trattato molte volte in modo superficiale e confusionario. Parlare del futuro della zona industriale è complesso. Abbiamo sentito più volte dire alla politica e ai sindacati che necessitano le bonifiche,più volte sono stati stanziati dei soldi a livello nazionale. Si è parlato anche di dismissioni che, per quanto ci riguarda, sono impensabili; bisogna essere anche razionali nei ragionamenti, altrimenti si rischia soltanto di fare demagogia. Sappiamo tutti che la zona è ancora caratterizzata da frequenti miasmi ed esalazioni, oltre ad allarmare la popolazione, indicano che è compito dell’Ars stilare una proposta di legge, tenendo conto delle indicazioni che possono provenire dai tecnici, dagli esperti che monitorano questo tipo di inquinamento. Alcuni tentativi sono stati fatti nel passato, ma tutto è rimasto senza prosieguo. Cosa manca? Cosa si attende? Il fatto che non siano non normati alcuni inquinanti non significa che non si debba fare nulla: si può, per esempio, produrre un protocollo, stabilendo un limite idrocarburi non metanici.In assenza di valori di riferimento l’Arpa Sicilia può limitarsi infatti a dare riscontro del fenomeno che, ad esempio è frequentemente causa di intensi disturbi olfattivi, ma non può addentrarsi in giudizi di qualità, proprio per la mancanza di parametri normativi. Bisogna chiedere al Ministero un aggiornamento dei parametri, così da poter fornire all’Agenzia ulteriori strumenti, anche normativi, che possano agevolare l’azione di controllo e di prevenzione in un ‘area particolarmente delicata come quella della provincia di Siracusa. Il problema quindi assume un risvolto nazionale, con impegno di tutti, in primis del presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro all’Ambiente. Bisogna essere determinati e determinanti nei tavoli AIA ,lavorare per sottoporre alle aziende prescrizioni più vincolanti senza concedere ulteriori proroghe all’adempimento delle stesse, prescrizioni ben precise. La problematica delle bonifiche è l’unica che potrebbe condurre verso la normalizzazione ambientale della zona industriale. Anche l’occupazione, ormai ridotta al lumicino, nell’area industrializzata da oltre mezzo secolo potrebbe avere un rilancio se fosse avviata realmente la bonifica. Del problema parlano tutti da anni, in verità pochissimo si è fatto di concreto. Cittadini e parlamentari del territorio dovrebbero trovarsi insieme a dibattere su come affrontare l’argomento e raggiungere l’obiettivo concretamente, e non attraverso le semplici dichiarazioni d’intenti che fino ad oggi non hanno prodotto che aspettative tradite ad ogni livello. Da tempo chiediamo bonifiche e risanamento ambientale.Ogni giorno siamo costretti a battagliare per la tutela della salute e dell’occupazione. Occorre, pertanto, fare chiarezza subito, creare una rete fra i comuni e i deputati della provincia di Siracusa.
Alessandro Biamonte
consigliere comunale
Priolo