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NON ABBIAMO UN PIANO DI PROTEZIONE CIVILE, ANZI NON ESISTE PIU’ NEMMENO LA SEDE DELLA PROTEZIONE CIVILE. L’ASSESSORE GENOVESI IN CONSIGLIO HA RACCONTATO BALLE

Rep: Il piano comunale di protezione civile, fermo sostanzialmente al 2011, è stato stamattina al centro di una seduta di consiglio comunale aperto chiesta da Sergio Bonafede. Erano presenti i deputati nazionale e regionale del Movimento 5 Stelle, Paolo Ficara e Stefano Zito; i rappresentanti dell’Asp, del Libero consorzio di comuni, della Diocesi, dei Carabinieri, delle scuole Giaracà, Archia e liceo Corbino e delle associazioni di volontariato Ross, Csv, Cesul e Templari federiciani.   Lo stato dell’arte del piano è stato illustrato dall’assessore alla Protezione civile, Giusy Genovesi, e dal dirigente del settore, Gaetano Petracca. L’attuale piano risale al 2011; ci sono stati in questi anni degli aggiornamenti parziali ma l’Amministrazione sta lavorando ad una revisione generale (con la definizione di nuovi scenari), alla riorganizzazione di tutta la macchina, coinvolgendo le associazioni di volontariato, e del centro operativo. Inoltre nel prossimo bilancio saranno previste somme per la pulitura delle aree destinate all’ammassamento e alla raccolta delle persone, mentre è in fase di costruzione il campo di attendamento e container. Infine, l’assessore Genovesi ha chiesto l’aiuto delle Stato e della Regione per uno studio di microzonizzazione sismica il più dettagliato possibile e per la riqualificazione del patrimonio edilizio, oggi ampiamente incapace di resistere ad un terremoto.

Traduciamo il comunicato qui sopra, almeno edulcorato nei contenuti. Nei fatti non esiste un piano di protezione civile a Siracusa, gli uffici della protezione civile sono stati smantellati dalla Garozzo Band e la sede di via Elorina è stata abbandonata e lasciata al degrado. Oggi la protezione civile comunale si risolve in un piccolo ufficio con qualche dipendente nel palazzo di via Brenta. Quelli che fanno qualcosa in caso di urgenze sono i volontari che sono diventati in pratica dei lavoratori socialmente utili del Comune. Per il resto rifarsi al piano del 2011, obsoleto, superato, nullo, significa denunciare un fallimento irresponsabile di chi avrebbe dovuto aggiornare di mese in mese un piano che potrebbe essere decisivo per salvare la vita di migliaia di siracusani. Oggi ci raccontano la solita balla “L’amministrazione sta lavorando ad un piano di revisione generale”. Chi ci crede? Chi sta lavorando? Il dirigente responsabile, Petracca, è stato nominato due settimane fa da Italgarozzo. Chi credono di prendere in giro? E poi è lecito dire e scrivere cose false su un piano che riguarda la vita dei siracusani? I Fatti Siracusa hanno sempre denunciato questi fatti nel silenzio e nel disinteresse generali. Oggi lo facciamo ancora una volta e facciamo anche una facile profezia: di questo piano fra qualche settimana non parlerà più nessuno. Italgarozzo in testa.