Politica

IL CONSIGLIO COMUNALE CENSURA BEPPE GRILLO E LA SUA AGGRESSIONE AI SOGGETTI AUTISTICI. RUSSONIELLO: C’ERA ALTRO DA FARE

Rep: Si è conclusa con l’approvazione di due mozioni la seduta consiliare di ieri sera, che alla fine si è aggiornata a martedì prossimo. La prima era stata proposta da Paolo Ezechia  Reale, e sottoscritta da altri 11 consiglieri, e riguarda l’assunzione a tempo indeterminato di 4 ex Lsu rimasti fuori dai processi di stabilizzazione effettuati in questi anni dal Comune; la seconda, proposta da Salvatore Castagnino, non prevista all’ordine del giorno ma dichiarata dall’Assise immediatamente trattabile, è una censura nei confronti di Beppe Grillo per le sue frasi sui soggetti autistici pronunciate domenica scorsa a Roma durante una manifestazione del Movimento 5 Stelle.

Poi il Consiglio, mentre si accingeva a discutere di una variazione di bilancio per effettuare lavori al cimitero, ha deciso di riconvocarsi per il 30 ottobre in maniera da approfondire la questione in quanto la proposta di prelievo delle somme è precedente all’insediamento del commissario ad acta nominato dalla Regione per il bilancio di previsione. Alla stessa data slittano anche la discussione sui trasporti urbani, che ieri  non è stata affrontata per l’assenza del proponente – il consigliere Sergio Bonafede – e un ordine del giorno, primo firmatario Castagnino, sulla nomina del nuovo capo di gabinetto del sindaco. In apertura di lavori ha preso la parola Franco Zappalà sulla convocazione, per stamattina, della commissioni consiliari per l’elezione dei presidenti. Il consigliere ha ricordato “l’impegno istituzionale assunto” e ha invitato il presidente ad “evitare disguidi ed equivoci” che potrebbero creare problemi alla “buona conduzione del consiglio comunale”. Poi ha preso la parola Castagnino per leggere la proposta di mozione su Beppe Grillo, che domenica al Circo Massimo ha fatto riferimento ai soggetti autistici e alla sindrome di Asperger per criticare alcuni atteggiamenti tenuti nei dibattiti politici televisivi. Secondo il consigliere, “il suo discorso ha fatto sicuramente male agli italiani, ai siciliani e ai siracusani. Le istituzioni non devono e non possono restare pubblico critico e statico davanti a provocazioni di questo genere”. Castagnino ha anche chiesto che la mozione fosse firmata da tutti i consiglieri che l’avrebbero poi votata. Al dibattito hanno partecipato Michele Mangiafico, Laura Spataro, Zappalà, Rita Gentile, Mauro Basile e Roberto Trigilio. Dopo avere approvato l’immediata trattabilità della mozione, mentre i lavori del consiglio andavano avanti, i capigruppo hanno concordato un testo con il quale “si impegna il sindaco a procedere nella forme più opportune e in rappresentanza della cittadinanza, che è sempre vicina ai diritti di tutti, ha stigmatizzare” le parti dell’intervento ritenute più offensive. Il documento è passato con 21 sì e un’astensione. I consiglieri M5S hanno abbandonato momentaneamente l’aula.            Unico punto dell’ordine del giorno iniziale discusso è approvato (dopo una richiesta di prelievo avanzata da Mangiafico) è stata la mozione di Paolo Ezechia Reale relativa alla sorte di 4 ex Lsu del Comune transitati alle aziende che di volta in volta si sono occupate della custodia armata al palazzo di giustizia nell’ambito dei servizi esternalizzati dell’Ente. Di recente, però, la custodia armata è passata direttamente al ministero; la nuova ditta ha assunto i quattro ma a condizioni peggiorative, ha detto Reale, e questo passaggio priva i lavoratori della garanzia di essere stabilizzati poiché è venuta meno la convenzione con il Comune. Oltre al fatto che nei vari passaggi questo personale ha dovuto rinunciare all’anzianità aziendale e ha trascorso dei periodi senza lavoro, con la nuova gestione, secondo Reale, si crea una diversità di trattamento rispetto a tutti gli altri ex precari, che, pur avendo avuto percorsi simili, nel corso degli anni sono stati invece assunti a tempo indeterminato dall’Ente. La mozione, dunque, impegna l’Amministrazione a fare la stessa cosa con i quattro ex Lsu in servizio al palazzo di giustizia. Il confronto sul punto è stato animato da Cetty Vinci, Basile, Zappalà, Mangiafico e Castagnino e ha rivolto l’attenzione anche su altri precari non stabilizzati presenti ancora al Comune. La mozione è stata approvata all’unanimità.

 

SILVIA RUSSONIELLO (M5S) SULLA MOZIONE CONSILIARE CONTRO BEPPE GRILLO
“Invece di risolvere i tanti  problemi che affliggono la nostra città, nell’assordante silenzio di questa amministrazione comunale, siamo stati quasi 2 ore a discutere di ciò che Grillo ha detto domenica sul palco a Roma. Avevamo diversi punti da trattare, ma tutto si è bloccato, perché è stata messa a votazione, a sorpresa siccome non inserita all’ordine del giorno, una mozione per presentare una querela contro Beppe Grillo. Noi come gruppo consiliare M5S abbiamo votato contro la trattazione della questione, ma nei confronti dei 22 voti favorevoli abbiamo potuto fare ben poco. Da premettere che è l’argomento ha portato via un’ora tra una decisione e l’altra. La querela si é trasformata in “un invito al sindaco ad inviare una lettera di protesta a Grillo” per stigmatizzare il suo discorso. Io e il mio collega Roberto Trigilio siamo intervenuti e tutto il gruppo consiliare ha lasciato l’aula in segno di simbolica protesta. Morale, abbiamo trattato solo la mozione che riguardava gli Lsu ed abbiamo approvato i verbali delle sedute precedenti, dopodiché è stato chiesto l’aggiornamento della seduta, in quanto la discussione successiva verteva su una variazione di bilancio. Ecco ieri si è parlato di tutto, tranne della nostra città”.