Politica

SIAMO ALLA CANNA DEL GAS E ITALIA, CHE AMMINISTRA DAL 2013, CONTINUA A FARE LO STRUZZO

Il Comune di Siracusa non ha soldi. E’ questo il ritornello che si sente dire chiunque si rivolge agli Assessori della nuova Giunta targata Francesco Italia Sindaco e alla frase, si accompagna l’espressione del viso rammaricata e un’alzata di spalle che vuole dire: “ ma chi me l’ha fatto fare….”.  Che questa condizione del Comune di Siracusa sia una verità è nota da tempo e certo, non è possibile colpevolizzare i nuovi Assessori. Magari sul Sindaco che fino a ieri era il Vice Sindaco della vecchia amministrazione, qualche riflessione in più si potrebbe fare ma, resterebbe il fatto che il Comune soldi non ne ha. Tanto per dare un’idea di come vanno le cose siracusane, è utile ricordare che il bilancio di previsione del 2017 è stato approvato dallo scorso Consiglio Comunale il 24 novembre dello stesso anno e che del bilancio consuntivo 2017 non si ha traccia alcuna. Lo so, siamo nel 2018 e c’è una nuova Giunta ma, visto l’andazzo della politica cittadina e il silenzio sui numeri del bilancio preventivo 2018 che si ha da fare, viene da chiedersi come stanno mettendo in piedi il programma di attività che poi, dovrebbe essere lo stesso delle promesse elettorali. Siamo quindi in esercizio provvisorio e se si fa memoria di quanto fatto dalla scorsa amministrazione e da quella attuale nei pochi mesi di governo, è abbastanza facile rendersi conto che la città sta morendo per mancanza di servizi. L’igiene e la pulizia sono argomento di contestazione giornaliera da parte dei cittadini esasperati per quello che costa e per quello che non si riceve. E’ anche vero che la gara per il nuovo gestore è stata annullata e si deve rifare ma, poiché il Comune spende comunque circa 2,5 milioni di euro mensili per l’appalto che non c’è, farebbe piacere che almeno la raccolta dei rifiuti funzionasse a dovere. Vedremo anche come finirà con la raccolta differenziata che a Siracusa si attesta attorno al 22%, considerando che i Comuni che non raggiungeranno il 65% della raccolta differenziata nel 2019, saranno commissariati dalla Regione. Consola poco il fatto che il 90% dei comuni siciliani è messo male come quello di Siracusa. Il disagio per i cittadini resta. Sui trasporti si rischia di scrivere le stesse cose di sempre, la novità se così la vogliamo chiamare, è che oltre agli autobus che non ci sono, c’è un ponte in meno in Ortigia e ci sono i lavori della fibra che, rendono la mobilità urbana, una grande minchionata. Siamo immobili e i Vigili Urbani, pochi, non ci sono mai. Anche il servizio rattoppo manto stradale si è visto per qualche mese prima delle elezioni per poi sparire come tradizione vuole. Rimangono le strade, piene di buche, cunette, fossi, voragini, insomma una schifezza di strade, pericolose per i centauri ma anche per gli automobilisti che, nei giorni pioggia, cadono in buche che sono trappole mortali per le ruote e gli ammortizzatori dei veicoli. Adesso siamo anche alle transenne in Corso Umberto per esaltare ancora di più una strada che strada non è. In questo piccolo quadro di cose che non vanno, si è stimolati nella curiosità di sapere come sarà l’avvio della nuova stagione comunale a guida Francesco Italia (l’ex Garozzo è a riposo?) che, se ha imparato bene il mestiere di Vice Sindaco, dovrebbe presentarsi in Consiglio Comunale con un Bilancio Preventivo che leggendolo bene, ci indicherà cosa vuole fare la Sua Giunta, con quali soldi, per andare dove, prevedibilmente verso novembre 2018. E’ bellissima questa cosa tutta siracusana: prevediamo alla fine dell’anno cosa faremo nell’anno che in fondo è già passato. Vedremo anche quali numeri formeranno la maggioranza e vedremo pure chi sarà il nuovo Presidente del Consiglio Comunale che, anche quelli che nulla capiscono di politica, prevedono avrà vita dura se non impossibile. Nell’attesa di vedere qualcosa, intanto soffriamo per la mancanza di servizi, continueremo a parlare del RistoManiace, dei Bus elettrici, del nuovo Ospedale e di treni barocchi, rococò e un po’ burlesque. Ci metteremo pure uno spruzzo di Camera di Commercio da destinare a qualcosa e faremo sempre delle bellissime conferenze su tutto.

Enrico Caruso