Politica

IL VERMEXIO AFFONDA: UN CENTINAIO DI LAVORATORI (ASILI, PULIZIERI, NAVETTE) RISCHIANO LA DISOCCUPAZIONE

Il Vermexio affonda e si porta dietro Siracusa, svariate decine di lavoratori, tutti travolti dall’inconcludenza dell’ItalGarozzo ad un passo dalla disoccupazione. Il punto sul disastro in corso.

MANIACE – Sulla madre di tutte le illegalità dopo i lavoratori in nero e la forzatura

dell’avanti tutta nonostante la mancanza di autorizzazioni varie, ora c’è anche la Siam a protestare per gli allacci alla fognatura. Nonostante tutto l’ItalGarozzo non fa un passo indietro, con arroganza mista ad incoscienza.

SPAZZATURA – Italia chiede aiuto, Coppa si dice deluso ed entrambi dicono che da oggi in poi saranno più cattivi. Il fatto vero è la loro incompetenza dimostrata già fa cinque anni a questa parte da entrambi, l’inefficienza, la distrazione inquietante, basti pensare alle moto ape rosse che non portano nemmeno il logo dell’Igm e per si parla di un subappalto con assunzioni e clientele. Anche qui dopo le ripetute segnalazioni si chiarisca. Subito.

ASILI NIDO COMUNALI – Il consigliere Salvo Castagnino ci ha fatto sapere con la sua nota che a settembre gli asili nido comunali non partiranno e parliamo di decine di lavoratrici che perderanno il posto di cui a quanto pare a ItalGarozzo non interessa nulla.

BUS ELETTRICI – Dicono i 10 lavoratori: “A seguito la proposta di affidamento per quattro mesi del servizio di manutenzione bus elettrici ricevuta dalla Genius Automobiles Italia srls alle ore 13,50 del 31/08/2018,con un canone decurtato di circa due terzi,la ditta ha preannunciato di tagliare per una percentuale uguale gli stipendi dei dieci lavoratori.

i lavoratori riuniti hanno deciso di non accettare la riduzione insostenibile ed poco dignitosa ,anche a fronte delle stesse ore lavorative , e di entrare  in  sciopero ,come già preannunciato, sin dalle ore 15,00 di oggi 31/08/2018”. Altri 10 lavoratori a rischio.

 

PULIZIERI DEL COMUNE – Lavoratori e lavoratrici interessati in questo momento occupano l’aula consiliare. La ditta subentrante ha fatto un’offerta che riduce ancora di più il loro già esiguo stipendio. Così si protesta con ItalGarozzo che anche qui allarga le braccia.

L’ARIA DI GRANATA – “Registriamo un grave e diffuso allarme sociale a Siracusa sulla qualità dell’aria e sulla percezione intollerabile di veleni industriali sparsi in atmosfera che la rendono irrespirabile in vaste zone della città. Per questo avvertiamo il dovere e la responsabilità di pretendere interventi immediati per individuare ed eliminare le emissioni pestilenziali in atmosfera che, sopratutto nella parte alta di Siracusa, costringono tanti cittadini a vivere con le finestre sbarrate e a convivere con la paura di ammalarsi”. Con queste parole Fabio Granata, assessore alla Cultura, al Patrimonio Unesco e all’Università, si rivolge alle autorità inquirenti e preannuncia un’iniziativa pubblica per sabato 8 settembre al fine di promuovere un’azione giudiziaria e politica che individui precise responsabilità sulla pessima qualità dell’aria a Siracusa e l’arrivo di meccanismi per tutelare e risarcire i cittadini. Saranno richiesti immediati provvedimenti di sequestro per quegli impianti che dagli accertamenti risultino ancora non a norma.

Intanto non si capisce che c’entra l’assessore alla Cultura con l’aria inquinata e l’ambiente che è una delle mille rubriche assegnate a Coppa, assessore di garanzia della Garozzo Band prima e dell’ItalGarozzo oggi. In ogni caso un intervento parolaio coi verbi declinati al futuro: parleremo, vedremo, chiederemo immediati provvedimenti. Fuffa.

EDICOLA ON LINE – Fanfara per l’edicola on line, un servizio che può fornire la biblioteca comunale e quelle rionali. Troppa fanfara con dichiarazioni di Italia e Granata per un servizio che stamattina hanno annunciato anche Canicattini e altri comuni della Provincia.

In conclusione: Caos amministrativo evidente con Granata che fa la jolly, ma solo a parole, vicesindaco e altri assessori nascosti da qualche parte. Il Vermexio in balia delle onde, nessun atto concreto, nessun problema risolto, un centinaio di lavoratrici e lavoratori che rischiano di diventare disoccupati.