Politica

IL 21 COLAPESCE A PIAZZA D’ARMI. ALTRA VIOLENZA PER IL CASTELLO, TUSA FA SOLO COMUNICATI, SINDACO ASSESSORI E I COMPAGNI NON GRAFFIANTI FANNO DA COPERTURA

Il 21 agosto Colapesce alla piazza d’armi del castello Maniace. Insomma, l’impennata con la piattaforma di cemento armato non viene rimossa, le prescrizioni dettate dall’assessore regionale Tusa a quanto sembra sono solo teoriche e si va avanti con questa porcheria come se nulla fosse.  Italia Nostra protesta, tutto il centro destra protesta, ci sono denunce articolate e puntuali, il bar dell’impennata è stato costruito da lavoratori in nero e con un cantiere precario, ma si va avanti lo stesso. Come dice l’ex ministro Prestigiacomo ci sono una marea di illegalità, ma nessuno prende provvedimenti concreti. Tusa fa comunicati, c’è la pantomima stucchevole della vecchia sinistra rottamata che ha votato Italia e tutti i bocciati dei siracusani oggi diventati assessori. Una pantomima che è fatta di scritti minacciosi e niente di più, alla fine sono tutti compagni, sono gli ultimi eredi di una casta avviata alla rottamazione, nemmeno tanto lenta, crollano ogni giorno di più. In altri tempi questi della sinistra casta avrebbero fatto esposti e denunce in Procura, senza alcun bisogno di accesso agli atti, per presunti danni ambientali e basta. Oggi chiedono atti, scrivono, quanto scrivono, e lo fanno per cercare di coprire una pantomima sempre più evidente. D’altra parte chi ha votato Italia, Granata, Randazzo, Moschella e gli altri, ha fatto una scelta. Ha scelto di stare con questi cementificatori che è una parola che non si deve dire, i cementificatori sono quelli di destra, quelli che loro hanno votato invece sono solo compagni che sbagliano, non spesso, sbagliano qualche volta, anzi quasi mai. Alla fine sono questi arroganti che ci hanno messo nelle mani dei due fascisti incompetenti.

In ogni caso, se non succede nulla di nuovo, il 21 agosto il castello di Federico sarà violentato da Colapesce che sarà magari uno dei talenti più fulgidi e cristallini della sua generazione, ma che poteva benissimo esibirsi al campo sportivo o alla Cittadella. Invece sarà alla piazza d’armi, 15 euro prezzo unico, copertura del sindaco, degli assessori e dei compagni urlatori non graffianti. Per amore di verità.