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LA BESTIA AL MANIACE, MA FRANCESCO CON LA CLAQUE ALL’URBAN CENTER SUBITO RIDIVENTA SANTO

Pensate che ci sono due leccaculisti, uno vicino a Granata, l’altro vicino a Italia, che questa bestia che vedete nella foto se la sono fatta pure piacere. Cosa non si fa per ingraziarsi il padrone, per avere qualche briciola di potere o più semplicemente per una raccomandazione, una commessa, una inserzione, una prebenda qualsiasi? E’ questa la nostra città. O perlomeno questo è diventata. Con l’accondiscendenza di tanti siracusani, ha ragione quando lo sottolinea un artista come Antonio Paguni. Ed ha anche ragione l’attore regista Cesare Politi quando dice che negli ultimi anni ci siamo divorati quasi tremila anni di storia di Siracusa trasformando la nostra città in un dopolavoro. E’ proprio così. Ed abbiamo anche la faccia tosta di festeggiare i 2750 anni della nostra città. I 2750 da anni sono diventati di danni e sono sotto gli occhi di tutti. Vince una concezione commerciale su tutto e a questo in tanti si sono abituati, adagiati, rassegnati, anche convinti. Il sindaco Italia è rimasto il vice di Garozzo. Della città a lui importa poco, a lui importa molto che coi suoi amici possa fare il sindaco impresario, oggi stuprando il Maniace, domani stuprando qualche altro celebre monumento, il solarium davanti a Fonte Aretusa grida ancora vendetta. Ma a Italia sembra bello, come la pista su ghiaccio sempre davanti a Fonte Aretusa. A Siracusa il sorriso, la erre moscia, la presenza di ragazzo timido e sincero gli fanno gioco. A parole cambia la realtà di un centro storico bellissimo da lui stesso trasformato in un gigantesco luna park, maleodorante, da riviera adriatica. Fuori le mura invece non gli crede nessuno, i soggetti terzi vedono le brutture e semplicemente le dicono. Così Italia è stato bistrattato ed anche in malo modo. Da Radio Radicale “non dica cretinate il cemento armato davanti al Maniace c’è” o “non si costruisce una gelateria davanti al castello di Federico II”, al Corriere della Sera e altri quotidiani. Qui da noi basta una riunione con la claque che applaude all’Urban Center e Francesco subito ridiventa Santo, come lo ha mirabilmente proclamato la Bignardi. Intanto, se non succede nulla e se le istituzioni non intervengono, fra poche ore la bestia ospiterà il sound della musica techno grazie anche a Italia-Zuccarello-Piccione.